«Apprendo con stupore che anche La Destra è affetta dalla sindrome del tafazzismo, una malattia contagiosa che dilaga tra i politici carraresi». È il commento del consigliere provinciale Cesare Micheloni dopo aver letto le «sconcertanti dichiarazioni» del consigliere comunale del movimento di Francesco Storace, Gianni Musetti, che tramite un quotidiano locale afferma di aver scritto al ministro Altero Matteoli per chiedere la chiusura dell’Autorità Portuale di Marina di Carrara.

 «Purtroppo non è un più pesce d’aprile – aggiunge Micheloni – perché altrimenti l’uscita di Musetti sarebbe da liquidare con una ristata. La Lega ha già ribadito, anche in occasione del recente incontro con il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Guccinelli, che l’eventuale e malaugurata soppressione dell’Autorità Portuale, oltre ad impoverire ulteriormente il nostro territorio, non comporterebbe in alcun modo né la scomparsa del porto commerciale, né la conversione dello scalo da commerciale a turistico. Inoltre, Musetti dimostra di ignorare cosa succede nei palazzi romani, e immaginiamo l’imbarazzo del ministro nel leggere la sua lettera, poiché non più tardi di tre mesi fa, il senatore del PdL Luigi Grillo, in visita nella nostra zona, disse che la riforma della portualità, approvata nel primi giorni di dicembre dalla commissione Lavori pubblici con il consenso dell’opposizione, prevede “l’abbassamento dell’asticella”, per far sì che il limite di tre milioni di tonnellate annue di traffico merci non sia più “una mannaia”. Il porto di Marina di Carrara – conclude Micheloni – e l’Autorità Portuale sono risorse da difendere, perché, se ben gestite, possono assicurare l’arrivo di capitali da investire a beneficio di tutta la collettività».

 

 

Cesare Micheloni

Consigliere provinciale