L’amministrazione comunale, tramite la vicesindaco Martina Nardi, sulla vicenda del Piuss e delle scale mobili al Castello Malaspina, chiede aiuto direttamente all’onorevole Sandro Bondi che, con una lettera, viene informato della situazione che si è creata tra il Comune di Massa e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici per le province di Lucca e Massa Carrara. Ma l’intervento del ministro lunigianese servirebbe anche per ottenere la concessione di utilizzo del castello, di proprietà del ministero, chiesta dall’amministrazione per 50 anni; ma dalla soprintendenza ancora nessuna risposta. Per quanto riguarda il Piuss, la Nardi spiega di aver concordato con il soprintendente Generale Malchiodi i tre progetti che riguardano il Castello Malaspina: l’opera architettonica di accessibilità al castello, il restauro della parte medievale e della parte rinascimentale del Castello, e l’adeguamento impiantistico per predisporre il Castello ad ospitare eventi. Invitammo la Soprintendenza alle conferenze dei servizi, ma l’organo non partecipò in quanto il Soprintendente Generale era ufficialmente in pensione. La Nardi si preoccupò, in ogni caso, di contattare il nuovo Soprintendente e ad oggi, dice di non aver ancora ottenuto un incontro, ma di aver ricevuto la risposta ad un esposto di Italia Nostra. E la replica della vicesindaco è anche per Italia Nostra: “al percorso di partecipazione del progetto Piuss ha partecipato anche l’associazione senza però riuscire a proporre valide soluzioni di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale della Città. Solo adesso, di fronte a scelte definitive cofinanziate dalla Regione Toscana, Italia Nostra scende in campo per una campagna mediatica contro la realizzazione dell’impianto di risalita verso il castello Malaspina coinvolgendo anche la Soprintendenza. Un’azione che penalizza il Comune e che non rende” – conclude la vicesindaco Nardi – “un buon servizio all’immagine della Città”.