La Soprintendenza di Pisa si tira fuori dalle polemiche che infuriano sul progetto di valorizzazione architettonica del Castello Malaspina e risponde alle richieste di chiarimento avanzate da Italia Nostra in questo modo: “non abbiamo mai espresso alcuna autorizzazione sul progetto preliminare per la realizzazione di una scala mobile che colleghi il centro di massa e il castello Malaspina, né abbiamo mai partecipato ad alcun incontro sul tema”. “L’area nei pressi del castello è protetta, precisa la soprintendenza”, che fa sapere di aver ricevuto dal Comune di Massa una comunicazione per una conferenza di servizio preliminare, senza indicazione di data e luogo, con allegato il progetto preliminare dell’intervento che rientra nel PIUSS di Massa e Carrara. “Sarebbe stato meglio, afferma ancora la soprintendenza, se il Comune si fosse attivato per recuperare il castello nella sua integrità architettonica e storica per restituire alla città un monumento restaurato”. Dopo aver sollevato dubbi sul progetto, è stato suggerito di studiare nuove soluzioni che fossero meno impattanti per il territorio. La realizzazione dell’opera fa sapere la soprintendenza, incide solo parzialmente sul territorio sottoposto a vincolo paesaggistico. Il problema si presenta per l’area circostante il castello vincolata col decreto 1959.