Utilizzare i soldi che arriveranno al comune di Massa dal risarcimento Farmoplant per la riqualificazione dei centri abitati in zona industriale. La proposta è stata fatta per primo dal consigliere Giancarlo Casotti, in rappresentanza del comitato di cittadini “Mo Basta” ed oggi viene approvata da Simone Ortori, uno che quei fatti li ha studiati e li conosce molto bene, tanto da scriverci un libro qualche anno fa. Seppur i danni arrecati alla salute ed all’ambiente non possono essere quantificati, dice il consigliere di sinistra ecologia e libertà, è condivisibile la richiesta di utilizzare quegli 800 mila euro per interventi atti a lenire il problema delle polveri e migliorare la qualità della vita ad Alteta e nelle frazioni limitrofe la zona industriale. 800 mila euro che, ricordiamo, la ex Farmoplant salderà per gli straordinari che il comune di Massa, ai tempi dell’esplosione, dovette pagare ai dipendenti nei giorni dell’emergenza. Però serve una presa di posizione netta dell’Amministrazione Comunale, della Provincia e della Regione Toscana per fare in modo che il risarcimento per il danno ambientale che sarà versato al Ministero dell’Ambiente abbia una ricaduta sul territorio massese e non vada “disperso”. Esiste una ferita aperta, dice Ortori, uno strappo che è necessario ricucire con questi territori e queste comunità.