Il raddoppio del depuratore del Lavello è stata solo propaganda elettorale di questa giunta e rimarrà un sogno nel cassetto; sono le accuse lanciate al sindaco Roberto Pucci dalla Confcommercio e dalle quali il primo cittadino non si tira indietro. Confcommercio sa meglio di chiunque altro, che l’avvio dei lavori avvenne in tutta fretta – questa la replica – senza copertura finanziaria e senza la minima garanzia di averla in futuro, in tempi di vigilia elettorale, quando gli amministratori dell’epoca tentavano di arrestare una conclamata perdita dei consensi. In sostanza, il sindaco Pucci rispedisce le accuse al mittente parlando sì di propaganda elettorale, ma non da parte sua; al contrario, sottolinea di non aver fatto alcuna promessa in merito perché la reale situazione dei lavori al depuratore, e dei rispettivi conti, era tenuta nascosta. Una volta verificate le difficoltà di Gaia, a cui compete la realizzazione dell’impianto, l’attuale amministrazione si sarebbe impegnata ad aiutare l’ente gestore a recuperare risorse finanziarie, per far riprendere i lavori, che erano stati sospesi subito dopo l’avvio. È successo con le anticipazioni di Enel sui proventi della riscossione delle bollette – spiega il sindaco rimarcando di mantenere gli impegni – sta succedendo ora con un contributo regionale, di 2.500 euro, che consentirà di non chiudere il cantiere.