Ha piovuto tanto stanotte e, come al solito il Mercato Coperto di Carrara si è allagato. Ma qualcosa di diverso questa volta c’è, si perché oggi piove anche sul banco del macellaio, unico superstite ormai da tempo. Non ce la fa più Cesare Marchi, che al momento di chiudere bottega si rifiutò, chiedendo il risarcimento per i danni che l’abbandono dell’attività gli avrebbe portato. Un contratto che non è ancora scaduto e che quindi bisognerebbe rispettare. Nel frattempo, mentre tutti gli altri se ne vanno lui resiste ma il fondo versa in condizioni sempre più proibitive, soprattutto per svolgervi un’attività come quella alimentare che dovrebbe avvenire nell’estrema pulizia. Allora Marchi, sempre costretto a camminare nel pantano che si produce all’interno e ad ore quotidiane di pulizie chiede l’intervento delle autorità, in quanto non sarebbe possibile permettere ad una cooperativa che ha la concessione dal Comune di mantenere lo stabile in questo stato. Si va per avvocati e all’ultima udienza il giudice chiede il sopralluogo di un perito che, puntualmente avviene. Ma è passato più di un mese da quella visita e ancora nessuna comunicazione, Marchi si dice oltremodo deluso: “Non capisco come faccia un’Amministrazione a permettere tutto questo”, afferma, “e cosa succede al perito, perché non rendiconta?”, Insomma, secondo il commerciante ci sarebbe qualcuno che ha interesse ad allungare i tempi oltre ogni credibile misura.