Sindaco rissoso, arrogante e presuntuoso”: è con queste parole, gridate durante l’ultimo consiglio comunale e trasmesse in diretta nelle case di tutti i cittadini massesi, che il consigliere della Destra Stefano Benedetti si è guadagnato un’altra probabile denuncia, questa volta da parte del sindaco di Massa Roberto Pucci. Benedetti ha però, in realtà, risposto ad un fortissimo attacco del primo cittadino che in apertura di consiglio ha snocciolato frase per frase la famosa lettera “chi è causa del suo mal pianga se stesso”indirizzata al vicesindaco Martina Nardi che in quei giorni aveva ricevuto le lettere minatorie e i bossoli di fucile; una lettera in cui Benedetti si rifiutava di dare la sua solidarietà al vicesindaco, considerandola responsabile della cattiva gestione degli alloggi popolari in città. “Non sarò diplomatico_ inizia Pucci_ quando si scrivono certe cose ci si assume le responsabilità in sede civile e penale”. Benedetti insinua nei cittadini, sempre secondo il sindaco, il dubbio che ci siano “strane manovre” sopratutto nell’ambito dell’assegnazione delle case popolari e propone di “eliminare il problema alla radice” ovvero di eliminare Martina Nardi; “come Benedetti voglia eliminare il mio vicesindaco_ aggiunge Pucci_ non ce lo ha detto, ma è tipico del consigliere promettere nomi, dati, fatti e poi tacere; il mio comune questo non può più tollerarlo e permetterlo”. A Benedetti non resta che rispondere, come avete sentito, ma la tensione è già alta. Dopo di lui, hanno parlato numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, decisi a condannare l’ennesima “bagarre” politica avvenuta sotto gli occhi dei cittadini. Benedetti ha lasciato l’aula prima ancora che venisse proposto un Odg sull’argomento, poi condiviso da tutti e approvato all’unanimità;  un documento in cui si legge che “in uno stato democratico deve essere condannata ogni genere di intimidazione politica”.