Lo aveva dichiarato Assindustria: “troppo alto il tasso di assenteismo nelle aziende del territorio”, e il direttore di Confindustria Andrea Balestri rincara la dose e torna sulla questione: “è stato così per anni e non solo negli ultimi 18 mesi e coinvolge anche aziende come Eaton ed Nca”. E’ secca la replica di Alessio Castelli, segretario Fiom, che dichiara: “queste esternazioni sono l’ennesimo attacco ai sindacati”. Castelli assume posizioni anche scomode: “se ci sono lavoratori furbi e scorretti le Aziende hanno tutti gli strumenti per intervenire, e ricorrere anche al licenziamento per giusta causa, dice Castelli, che però si aspetta pari dignità da parte degli imprenditori: quando si ha un padrone che ti lascia a casa perché va a produrre altrove dopo anni in cui hai seriamente prodotto per lui, il lavoratore cosa può fare? E ancora, si chiede Castelli, se ti vengono sempre e solo rinnovati contratti precari, se sei obbligato a lavorare in nero, se vieni costantemente offeso col ricatto del licenziamento perché lavori in un’azienda sotto i 15 dipendenti, o se un lavoratore extracomunitario lo si ricatta per il permesso di soggiorno costringendolo a orari assurdi, i Rappresentanti Datoriali cosa dicono, e i lavoratori che strumenti hanno se non il Sindacato”? Per ulteriore chiarezza, prosegue il segretario Fiom, “i contratti Nazionali prevedono che le Aziende possano aprire tavoli di verifica, ma ad oggi nessuno ci ha convocati per un esame in merito”. Le dichiarazioni a mezzo stampa non risolvono i problemi, secondo Castelli che precisa: “non chiediamo permessi Sindacali per proselitismo, ma perché l’aumento esponenziale delle vertenze territoriali ci impone una presenza più capillare sul territorio e una formazione costante per difendere l’interesse dei Lavoratori”.