“Spero che il dibattito sulla “e” o sul trattino non crei tensioni e non accentui quel clima di separazione che non giova al territorio apuano”. Osvaldo Angeli da presidente della provincia di Massa Carrara sale in cattedra come giusto che sia e bacchetta un po’ tutti coloro che si stanno perdendo nel seguire la questione della congiunzione nel nome della provincia. “Le sfide che abbiamo di fronte – ha dichiarato – richiedono coesione e definizione delle priorità, in una visione complessiva della realtà territoriale che del resto stiamo portando avanti, si veda la firma del Protocollo d’intesa per il porto turistico, i PIUSS, le Zone Franche Urbane e l’unico centro tecnologico provinciale per il lapideo.” Unità e non divisione, quindi. Ma il presidente ci tiene anche a sottolineare che non ha nessuna intenzione di chiedere al Parlamento di bloccare l’iter del progetto, come erroneamente riferito dalle cronache locali. “Non rientra nelle mie intenzioni e non prenderei mai decisioni in contrasto con la volontà espressa dal Consiglio”, assicura il presidente Angeli. Il consiglio provinciale, infatti un anno fa approvò un ordine del giorno in cui dava mandato al Presidente e alla Giunta provinciale a farsi portavoce presso tutti gli organi competenti per vedere riconosciuta l’antica denominazione di “Provincia di Massa e Carrara”, confermare a Massa la sede legale della Provincia ed attribuire anche la città di Carrara la qualifica di capoluogo. Angeli ribadisce di essersi già espresso in consiglio, dichiarando che la seduta della Commissione Affari Istituzionali della Camera alla quale prese parte era una seduta non verbalizzante ma puramente consultiva, nel corso della quale consegnò l’ordine del giorno votato dal Consiglio. Nel corso dell’incontro il presidente Angeli ho aggiunto come considerazione generale priva di ufficialità, che il dibattito relativo alla denominazione della provincia interessa prevalentemente la costa, le città di Massa e di Carrara.