Se Massa-Carrara ha rappresentato fino ad ora una sorta di periferia per la regione, secondo Rossi si trova adesso nelle condizioni di affrontare una sfida fondamentale: esisterebbe qui una reattività sconosciuta in altre zone. Se le aziende che operano nella valle dell’Arno si troverebbero in una situazione di impasse causata dal ripiegarsi di un’economia che fino a ieri le aveva viste protagoniste, in terra apuana le cose andrebbero diversamente  e la necessità di dover affrontare, in un’area storicamente depressa, un ulteriore momento di crisi, avrebbe ravvivato la voglia di riscatto. E allora grande attenzione alle nuove infrastrutture: il completamento dell’autostrada tirrenica sarà un passo importante che si riverbererà su tutta la costa  ed in particolare al nord della regione, così come la Pontremolese, che vedrà impegnate Toscana, Emilia e Liguria creerà un nuovo corridoio di comunicazione con il Nord della penisola. E l’occhio attento del candidato alla Regione si posa sul mondo del lavoro: sui vincoli legati al Sin bisognerà proseguire il lavoro in atto, mentre con grande riguardo sarà necessario affrontare le vertenze in atto. Rossi giudica interessante il modo in cui i lavoratori di Eaton si stanno ponendo e, per quanto riguarda i Nuovi Cantieri Apuania sarà primario mantenere il comparto e non cedere nella ricerca di un partner pubblico. E delle posizioni assunte da Rossi, si dichiara, dalla Fiom, più che soddisfatto Alessio Castelli: “Condivide con il sindacato la stessa lettura”, afferma il segretario provinciale, “ha espresso piena disponibilità ed ampio accoglimento delle nostre vertenze. Per quanto riguarda Nca inoltre anch’egli ha ribadito quanto l’impegno espresso a parole dal Governo debba tradursi in una progettualità concreta e non tentare di narcotizzare  il dibattito aperto”. Anche il lapideo inoltre, che negli ultimi giorni si è guadagnato le prime pagine dei quotidiani grazie alle proteste degli imprenditori del settore, rappresenta per Rossi un tassello sensibile per lo sviluppo del territorio. “Certo non si può contravvenire alle regole del mercato che governano il mondo intero”, afferma, “ma è assolutamente necessario aggiungere valore alla filiera del marmo: in prima istanza promuovere l’innovazione e concentrare le proprie energie sulla ricerca e sul design”. E in questo senso Rossi tiene a ribadire l’importanza dell’iniziativa locale, in poche parole insomma, un invito a proporre in quanto i progetti non possono venir calati dall’alto. Più incentivi poi alle piccole imprese e attenzione al modo in cui si appaltano le opere: basta col criterio del minimo ribasso perché in questo modo non si premia la qualità. Un ultimo sguardo infine sul mondo delle amministrazioni e la gestione dei servizi pubblici: guardare all’Europa ed evitare la frammentazione attuale delle imprese che li erogano, privilegiando l’unità regionale, col supporto dei sindaci e dei cittadini. Ma quale parere sull’operato del direttore generale della Asl, sul quale si sono ultimamente abbattute pesanti critiche, se Enrico Rossi verrà eletto in regione, rinnoverà il mandato di Delvino? “Ho raccolto i giudizi dei sindaci e, complessivamente sono stati positivi”, afferma, “in ragione di ciò nel caso in cui dovessi essere io a decidere, il direttore verrà confermato per altri 3 anni”.