Quasi un quarto dei cittadini toscani adulti (over 18 anni) pranza abitualmente fuori casa. Per il cosiddetto «pranzo funzionale», ossia quello legato ad impegni quotidiani di studio o di lavoro, sempre di più la scelta cade su mense scolastiche o aziendali (5,3%), ristoranti, trattorie, tavole calde (3,1%), bar (4,8%) e perfino il posto di lavoro (9,1%).
E’ quindi sempre più importante che da queste strutture passi un forte messaggio di promozione della salute, attraverso uno stile alimentare corretto. Ha questo obiettivo il progetto “Pranzo sano fuori casa”, previsto dal programma regionale “Guadagnare salute in Toscana” e voluto dagli assessori Enrico Rossi (sanità), Eugenio Baronti (tutela consumatori e utenti) e Paolo Cocchi (commercio), con la collaborazione del Centro tecnico per il consumo, le Asl, Unioncamere Toscana e associazioni di categoria FIPE Confcommercio Toscana e Fiepet Confesercenti Toscana.
Gli esercizi che aderiranno al progetto (che si integra con i programmi regionali Vetrina Toscana e Piramide Alimentare Toscana) si impegneranno ad offrire ai propri clienti, oltre alle loro consuete proposte gastronomiche, anche un pasto che, oltre ad essere vario e gustoso, abbia tutte le caratteristiche nutrizionali dei piatti «salutistici», secondo linee guida condivise.
Si impegneranno, ad esempio, a privilegiare per questi piatti prodotti di produzione locale, a utilizzare frutta e verdura di stagione e alimenti preferibilmente freschi. I piatti, le insalate e i panini saranno proposti in modo semplice e gustoso, nel rispetto della tradizione gastronomica toscana e della corretta alimentazione.
Gli esercenti che aderiranno al progetto, oltre a beneficiare delle attività di pubblicizzazione e comunicazione, parteciperanno a incontri gratuiti sui vari temi e aspet ti nutrizionali, in cui troveranno spazio anche esercitazioni pratiche. E’ prevista la distribuzione di materiale informativo, sia ai ristoratori sia agli utenti, mentre sarà messo a punto un logo identificativo.
Sono allo studio altre iniziative come una raccolta di ricette e un concorso a premi. Le azioni del progetto saranno monitorate da un Osservatorio realizzato a cura del Centro Tecnico per il Consumo, in collaborazione con tutti i partner che partecipano al progetto. Nella fase iniziale si stima che il «pranzo sano fuori casa» verrà proposto in almeno 500 locali, dopo il periodo di tempo necessario per la raccolta delle adesioni e lo svolgimento delle attività formative, ovvero entro il mese di maggio 2010