Per quei vetusti palazzi gialli pieni di umidità e privi delle più elementari infrastrutture era già stato ottenuto uno stanziamento regionale di 3 milioni e mezzo di euro per l’anno 2006-2007. Cifra però questa fino a pochi giorni fa congelata, in quanto alcuni comuni lunigianesi non avevano ancora presentato alla regione l’entità del proprio patrimonio immobiliare: atto dovuto questo nel momento del passaggio delle competenze per l’edilizia popolare da Ater ad Erp spa. Altra e positiva novità è quella relativa ad un nuovo bando regionale che, se il progetto elaborato e presentato oggi da Erp per il rinnovo di Caina verrà accettato, permetterà alla società di attingere ad un ulteriore fondo pari ad altrettanti milioni di euro. In questo modo sarà possibile non solo ricostruire ex novo Caina, ma realizzare anche altri 15 interventi su tutto il territorio comunale, ristrutturazioni e, primariamente, riqualificazioni di alcune coperture. Se infatti ancora esistono tetti in amianto, è intenzione della società smantellarli per sostituirli con coperture fotovoltaiche. Ma per quanto riguarda il complesso di Caina, il progetto è già visibile e prevede la realizzazione di 34 appartamenti a canone concordato su un unico fabbricato articolato su 3 tronconi, 2 piani di garage e uno dedicato a sale comuni per svolgere attività ricreative e di socializzazione. Un modo insomma per riqualificare un luogo da troppo tempo ormai vissuto come un ghetto. L’edificio avrà un altezza di 34 centimetri superiore a quella attuale e verrà costruito 5 metri più distante dalle pendici della montagna che lo sovrasta; gli appartamenti saranno suddivisi in 3 differenti tipologie: monolocali da 50 m², bilocali da 67 e bilocali con soggiorno da 77 m² . Ma certo i dubbi non mancano riguardo l’opportunità di riedificare in una zona come quella, ormai entrata nell’immaginario collettivo come simbolo del più estremo disagio e degrado sociale, ma altrettanto vero è che le emergenze abitative in città non mancano, a Caina sono ancora 8 le famiglie costrette a vivere in una struttura oltremodo fatiscente e le richieste di anziani soli, giovani coppie e famiglie svantaggiate non si contano. Di fronte a tutto ciò dovrà allora essere la politica a prospettare soluzioni che non facciano ripiombare Caina nell’abbandono. E se il progetto verrà approvato, l’inizio dei lavori sarà previsto entro 120 giorni dalla pubblicazione sul Bur e, da quel momento, 24 mesi per ultimarli.