“Stangata sugli oneri di urbanizzazione nel Comune di Massa”: la “bufala” si era diffusa in città qualche giorno fa, creando allarmismo nel settore dell’edilizia, tanto che la Cna aveva chiesto spiegazioni al Vicesindaco Martina Nardi dichiarando: “Non ci si aspettava la notizia di un aumento degli oneri, anche perchè nessuna categoria ne è stata informata”. “Nessuna stangata e nessuna decisione già presa” risponde la Nardi che però ammette: “prima o poi gli oneri di urbanizzazione andranno cambiati, perchè siamo sotto la media regionale e così applichiamo un’ingiustizia nei confronti dei cittadini”. La Nardi si spiega meglio: “oggi costruire a Massa costa un massimo di 20,87 euro al metro cubo e un minimo di 5 euro al metro cubo, indistintamente tra centro, mare o montagna; mi pare però che una casa alle Casette, per fare un esempio, non costi al cittadino quanto una ai Ronchi; l’importante è avviare un percorso che indichi chi vogliamo in futuro facilitare e perchè”. La delibera, con cui si vuole mettere mano alla tariffa, in realtà esiste e sta chiusa nel cassetto del vicesindaco, un atto che però dovrà attraversare numerosi passaggi, prima di essere approvata: la discussione in Giunta, per capire se l’amministrazione ha gli stessi obiettivi, l’incontro con le categorie e poi il consiglio comunale: “Non c’è nulla che parta domani_ rassicura la Nardi_ stiamo solo iniziando un percorso di equità e giustizia”.   Il caso degli oneri più bassi della Toscana risale a 10 anni fa, quando una delibera comunale, la numero 75 del 17 novembre 2000, stabilì che i costi di urbanizzazione dovessero abbassarsi, rispetto alla media regionale, del 50% per le costruzioni residenziali, del 10% per le turistiche, alberghiere e artigianali e del 5% per le artigianali all’ingrosso. “Non chidetemi perchè_ conclude la Nardi_ non saprei dire il motivo di questa decisione; il fatto è che gli oneri di urbanizzazione sono la voce di entrata più grande per un comune; nel 2009 sono stati 3 milioni di euro, nella previsione del 2010 siamo scesi di 2 milioni e sette; il costo sul mercato da 10 anni è cambiato e così le esigenze; credo sia il caso di modernizzare anche questa tariffa, ma non sarà certo una stangata perchè comunque partiamo da costi che sono già la metà della media regionale”