Tonnellate di rifiuti sulla spiaggia di Marina di Carrara, soprattutto quelli di legname, come evidenzia il presidente dell’Associazione Imprenditori Balneari Marco Pardi, non si era mai assistito ad una simile massa di tronchi e rami sulla costa marinella: a questa poi si aggiungono vetro, plastica e materiali ferrosi. Ma la situazione in cui versa il litorale non è tanto drammatica come in altre zone della provincia, e a dirlo è il consigliere Giorgeri: “La nostra Amministrazione sarebbe stata lungimirante e da tempo avrebbe utilizzato i fondi stanziati dalla regione per interventi sui canali che sfociano al mare. Deviandone il corso si sarebbe fatto sì che le acque non fossero esposte al vento di libeccio, che ne avrebbe creato lo straripamento causando danni alla spiaggia. Intorno al mese di febbraio poi, sono previsti ulteriori interventi, questa volta in mare: grazie a studi dell’Università di Firenze infatti è stata collaudata una “T” di gomma che,  inserita nel fondale, perpendicolarmente alla spiaggia, dovrebbe evitare l’erosione convogliando le sabbie della Magra”. Per tornare al problema rifiuti invece, l’ultimo sopralluogo di una delle ditte specializzate nella separazione del legname dalla sabbia, è stato effettuato oggi e, appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, Amia provvederà a raccogliere tutti i rifiuti che al momento si accumulano sulla spiaggia: “Nel giro di una ventina di giorni, sempre tempo permettendo”, afferma il Presidente Spediacci, “contiamo di portare a termine il lavoro, separando naturalmente vetro, plastica e ferro; per quanto riguarda il legname poi, abbiamo deciso di affidarci ad una ditta specializzata ed alla Vab, che si occuperà del taglio dei tronchi più grossi, e in questo modo potrà venir riutilizzato anche il legno”. Al momento non è ancora possibile definire un preventivo dei costi che sarà necessario sostenere, in quanto non si conosce l’esatta quantità di materiale e si attendono anche le ultime valutazioni di alcune delle ditte al vaglio, mentre la rimozione dei rifiuti dagli scogli spetterà all’Autorità Portuale.