Antona, Forno, Casette, Castagnara, Bergiola Maggiore, via Foce, Castelpoggio, Miseglia, Fontia-Ortonovo, Montignoso-Crocello e Cinquale. E’ il lungo elenco delle linee, quasi tutte nelle zone montane, che saranno subappaltate da Ctt Nord ad un’azienda privata. Se da una parte il prossimo 29 aprile è la data stabilita per l’atteso spostamento del capolinea dei bus da via Europa alla stazione di Massa, da un altro lato quello stesso giorno Ctt Nord farà partire la cospicua esternalizzazione di molte corse. Un sistema che ai sindacati non piace perché è tutto a svantaggio dei lavoratori: «molte linee sono state esternalizzate ad Aulla e Pontremoli già tre o quattro anni fa e da allora i servizi affidati al privato anziché rientrare sono aumentati, adesso tocca alla zona di costa» conferma Luca Mannini, segretario provinciale Fit-Cisl. «Sindacalmente non siamo favorevoli, ma l’azienda è stata costretta a fermare numerosi autobus tra i più vecchi». Il servizio, a quanto preannunciato, verrà affidato a Club, un consorzio che riunisce vari operatori privati e che gestirà molte linee apuane con propri pulmini e personale. Significa che «si bloccheranno i turn over, l’azienda assumerà meno personale nel periodo estivo e i pensionamenti non verranno integrati» continua Mannini che invita sindacati e istituzioni ad impegnarsi per far riportare quei servizi all’interno di Ctt. Marco Guidi, assessore al Trasporto pubblico di Massa, ha subito chiesto la convocazione di un tavolo con l’azienda per avere maggiori spiegazioni e certezze sulla tutela degli autisti e degli utenti. «Se la notizia fosse confermata porterebbe ad una inevitabile riduzione dei turni per i lavoratori di Ctt» dichiara l’assessore rimarcando il fatto che «da quando ci siamo insediati il sindaco Francesco Persiani ed io abbiamo chiesto al Ctt il miglioramento del servizio sia in termine di corse che di mezzi. Invece, questa scelta va a discapito dell’attuale forza lavoro, con preoccupanti riflessi occupazionali». E sulla problematica nei prossimi giorni Fratelli d’Italia presenterà una interrogazione in regione tramite i suoi rappresentanti. Il piano di esternalizzazione di Ctt Nord andrebbe a toccare tutta la zona montana di Massa e di Carrara, quella che attualmente più subisce le conseguenze dei guasti ai mezzi.