Il bilancio di previsione del comune di Massa ha inserito una rimodulazione della Cosap, il canone del suolo pubblico. Per i locali del centro erano infatti ancora in vigore le agevolazioni attivate all’epoca dei lavori nelle piazze Aranci e Mercurio. In pratica, la tariffa per i locali del centro era di -0,09 euro contro lo 0,50 pagato dagli esercenti di altre zone. «Sono state riallineate le quote – aveva spiegato l’assessore Pierlio Baratta in consiglio comunale – chi pagava un quarto rispetto all’ordinario andrà a pagare quanto gli altri, che invece pagheranno un po’ meno, e il saldo è rimasto invariato». Secco però il “no” di Confcommercio che chiede all’amministrazione di rivedere la misura. “Portare la tariffa a 0,42 euro per metro quadro di suolo pubblico al giorno, così come proposto nel bilancio, è una batosta per le attività del centro storico” dice l’ente. “A quei locali era stato accordato uno sconto come forma di “risarcimento” per i danni oggettivi in termini di flussi causati dall’entrata in vigore della Ztl e dai lavori di rifacimento delle piazze” continua Confcommercio, “e quei danni  esistono ancora così come il periodo di crisi generale del commercio”. “Per questo – prosegue – stupisce l’entità di una misura che, oltre a non agevolare chi opera nel comparto del turismo e del commercio, disattende quello che era stato uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione comunale durante la campagna elettorale, ovvero la tutela e valorizzazione del comparto stesso. Confcommercio dice di essere d’accordo sul riequilibrio del canone, ma da raggiungere abbassando la tariffa a chi si trova fuori dal centro storico e non abbassandola a chi è ricompreso in quel perimetro.