Il monolite vero e proprio con la poesia di Bellugi ancora non è stato installato, ma il basamento che intanto è stato posizionato nel parco dei Quercioli nella notte è stato imbrattato. Ignoti hanno rovesciato sul blocco di marmo della tinta rosa, finita anche sul prato, come a far capire – e lo avevano già detto a parole – che quel monumento una parte della città di Massa non lo vuole e non resisterà integro. “Chi ha deturpato il monolite si è classificato da solo – commenta Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa – sarebbe invece da denunciare e condannare chi da mesi fomenta l’odio fra i cittadini perché è palese la strumentalizzazione politica contro l’amministrazione”. Benedetti si riferisce all’Anpi di cui dice: “il suo scopo è metterci in ginocchio insieme al centro sinistra che non ha più argomenti da contrapporre”. L’Anpi ha dichiarato che non parteciperà alle celebrazioni della Liberazione di Massa: “Organizzerà lo stesso le celebrazioni – precisa Benedetti – perché i valori della libertà non sono patrimonio esclusivo dell’ Anpi, ma di tutti coloro che ci credono”. Per il coordinamento di Articolo uno – Mdp “la stele è un tentativo ideologico funzionale a distrarre e occultare il vuoto politico dell’attuale amministrazione, che od oggi può vantare solo inadeguatezza dei temi posti in essere”. “Il sindaco non è nato né cresciuto a Massa – continua – non ne conosce i sentimenti profondi e non si misura con il rispetto e la storia del territorio”. Esprime soddisfazione Casapound che dopo il gesto vandalico commenta: “la sinistra, che ha perso il consenso, vuole alzare il livello di scontro avvelenando il normale dibattito politico”.