Sono pronti a partire i lavori all’orto botanico di Pian della Fioba per la messa in sicurezza del sentiero ed una cartellonistica nuova e bilingue che possa essere utile ai molti turisti stranieri. I due progetti del comune di Massa, in compartecipazione con l’associazione Aquilegia, gestore dell’orto “Pellegrini-Ansaldi”, hanno ricevuto dal Parco regionale delle Alpi Apuane un finanziamento totale di 10.500 euro. “Gli interventi non erano più procrastinabili” ha commentato Andrea Ribolini socio Aquilegia e referente per l’orto botanico apuano che ha presentato i progetti assieme all’assessore ai Lavori pubblici Marco Guidi, al consigliere comunale e presidente della commissione turismo Marco Battistini, al presidente del Parco delle Apuane Alberto Putamorsi e alla presidente di Aquilegia Rossana Poli. L’amministrazione comunale punta su un’unione mare-monti e sulla valorizzazione della montagna e “questo è un piccolo pezzetto di quello che vogliamo portare avanti” ha riferito l’assessore Guidi che ha deciso di sposare il progetto per “implementare l’orto botanico che ha una valenza didattica, visto l’alto numero di scolaresche in visita, ma anche una valenza turistica”. L’orto botanico Pellegrini-Ansaldi conta più di 2000 visitatori durante la stagione, ma l’idea è di incrementare il numero e, per la prima volta, l’associazione Aquilegia ha realizzato una locandina ad hoc da distribuire nelle strutture ricettive e negli uffici del turismo. “Tutto è nato da un sopralluogo della commissione turismo – ha spiegato il consigliere Battistini – e con l’impegno abbiamo ottenuto questo risultato; la volontà è quella di andare a valorizzare un fiore all’occhiello del territorio affinché possa essere sfruttato come risorsa e farlo conoscere ai turisti, ma anche ai concittadini”. Gli ultimi importanti lavori furono eseguiti nel 2006, oltre un milione di euro sempre stanziati dall’ente Parco, “da allora il black out” ha sottolineato Putamorsi auspicando che questo sia l’inizio di una nuova collaborazione per futuri investimenti anche più ambiziosi. Il presidente e l’assessore Guidi hanno optato per riaprire un percorso che dia gambe ad un accordo sottoscritto anni fa, ma mai portato avanti; “come amministrazione busseremo più spesso alle porte del Parco – ha detto Guidi – c’è la volontà di presentare altri progetti, avere un rapporto più stretto e dialogare per uno stesso obiettivo”. Per quanto riguarda la messa in sicurezza della sentiero e della staccionata il Parco finanzierà 9 mila euro, gli altri 1500 sono destinati ai nuovi pannelli didattici da revisionare e presentare in doppia lingua. I lavori partiranno entro la fine del mese per essere pronti per l’apertura continuata dell’orto botanico che avverrà a partire da giugno. L’associazione nel tempo ha effettuato lavori di emergenza, “ma il finanziamento è risolutivo per ripristinare il sentiero che conduce alla vetta rendendolo più sicuro” ha spiegato Ribolini preoccupato, però, per l’incremento di attività estrattive. “I concetti di tutela e valorizzazione – ha detto – non possono mai essere disgiunti: ad iniziative di valorizzazione, come nel piccolo lo sono questi interventi finanziati, deve sempre seguire di pari passo l’attuazione di efficaci misure di conservazione. Le attività non sostenibili nulla hanno a che fare con la salvaguardia ambientale nel Parco sia per gli effetti in termini di perdita di biodiversità, inquinamento e distruzione del paesaggio sia perché si tratta di attività altamente impattanti che confliggono con chi cerca di sviluppare una risorsa da preservare e su cui investire”. Una sfida, accettata da amministrazione e Parco, per trovare un equilibrio tra il patrimonio naturalistico, di cui l’orto è un’ampia parte, e le attività estrattive.