La casa di reclusione di Massa, un «quartiere della città» in cui i detenuti non solo espiano le proprie colpe, ma soprattutto vengono riabilitati ed aiutati a reintegrarsi nella comunità. La commissione sociale del comune di Massa ha visitato la struttura, un incontro di diverse ore con il direttore Paolo Basco, con le educatrici, ma anche con una ventina di ospiti cercando di capire come e dove poter intervenire perché «l’intento è di valutare le problematiche sottoposte e mantenere il percorso durante tutta la legislatura» ha riferito Eleonora Cantoni, presidente della commissione, «dobbiamo trovare il modo di aiutarli nel percorso riabilitativo ed integrare i servizi mancanti». Un primo passo potrebbe essere fatto recependo l’appello lanciato dagli operatori per istituire il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale che a Massa ancora manca. «Raccogliamo la richiesta – commenta Dina Dell’Ertole, Alternativa civica – è stato proposto un documento di intenti in cui fissare alcuni obiettivi per dare sistematicità al rapporto tra l’amministrazione e la casa di reclusione». Dell’Ertole racconta di aver visto il carcere «come luogo dove è sempre viva la speranza che si possa cambiare, ci è stato presentato nella sua vera dimensione e con dignità; ho trovato una casa di reclusione “aperta” ed operatori che stanno lavorando in una parte della società». La commissione ha visitato vari spazi tra cui la cucina, l’area di lavoro in cui vengono prodotti i tessuti, in particolare coperte e lenzuola per le altre carceri italiane, il reparto B dove hanno potuto raccogliere i pensieri di un gruppo di detenuti alcuni dei quali hanno mostrato consapevolezza dei reati e commessi e parlato apertamente di come dentro quell’edificio stiano riscoprendo valori importanti. «Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi cosa accade dentro quelle grosse mura – aggiunge Nicola Martinucci, Lega – abbiamo conosciuto agenti penitenziari ed educatori muniti di grande professionalità, esperienza ed umanità che li portano ad interagire e lavorare perfettamente; come consiglieri comunali porteremo avanti ottimi progetti per non abbandonare quello che abbiamo definito un grosso quartiere della nostra città». Tra i prossimi appuntamenti della commissione sociale sono in programma sopralluoghi alla pensione Argia, alla casa residenza sociale di via delle Tortore e alla Fondazione Pelù.