IL DISAGIO adolescenziale può degenerare in devianza. Le cronache registrano quasi quotidianamente l’orizzonte di una società che fatica a dialogare, soprattutto in famiglia e nelle comunità. Giovani che sono tentati dal proibito, regole sempre meno rispettate. Dietro l’angolo i rischi legati ad abuso di alcol e droghe che accentuano il malessere e sfociano in modalità di

10102018/Pontremoli Convegno sul disagio giovanile. Cosimo Ferri & ..

comportamento aggressivo verso gli altri. Bullismo e cyberbullismo sono in agguato tra i banchi di scuole, dentro gli smartphone e i pc. Senza dimenticare le ludopatie gli atti vandalici a dipingere il lato B di un’età che un tempo era spensierata e creativa. Oggi si è invece trasformata in un problema. Per affrontare il complesso tema si è svolto ieri alle Stanze del Teatro della Rosa un convegno organizzato dai Rotary Club di Massa Riviera Apuana del Centenario e Lunigiana e condotto dal caposervizio del nostro giornale Marzio Pelù assieme agli esperti invitati ad affrontare i diversi aspetti del fenomeno. I lavori sono stati aperti dai saluti dei presidenti del due Club Pina Bigini e Andrea Baldini, seguiti dagli interventi dei soci Fabrizio Pucci e Leonardo Nicodemi e del sindaco Lucia Baracchini, del presidente del Tribunale di Massa Paolo Puzone, del parlamentare Cosimo Ferri, del consigliere regionale Giacomo Bugliani e del professor Vincenzo Genovese dell’Ufficio scolastico provinciale. Ad aprire le relazioni è stato lo psichiatra dell’Asl 5 Piermarco Passani, che ha trattato l’argomento «Cervello e adolescenza». Utilizzando la metafora dell’automobile ha descritto l’adolescenza come un’età in cui il soggetto «si trova a guidare una Ferrari senza la patente di guida». Un periodo in cui domina l’accelerazione senza controllo. Lo psicologo Alfredo Casini ha affrontato il gioco d’azzardo: «Nonostante le campagne incessanti in tivù contro i rischi nel 2017, questo è un business e l’invito al gioco responsabile è la foglia di fico per nascondere la vergogna di questo fenomeno». Il fenomeno del bullismo è stato rappresentato attraverso un filmato realizzato dalle scuole di Massa. Alla base dei comportamenti

10102018/Pontremoli Convegno sul disagio giovanile.

illeciti di bullismo esiste un abuso di potere e un desiderio di dominio che poi sul web si possono trasformare in diffamazione, ingiurie, molestie e furto d’identità. Per questo è importante il lavoro nelle scuole per sensibilizzare gli studenti ai rischi di un troppo disinvolto uso dei social. Lo psicologo scolastico Pier Vittorio Giorcelli ha parlato delle varie forme di disagio giovanile nel territorio lunigianese: «Ragazzi soli anche se vivono in famiglia con il bisogni di consenso degli amici che spesso sono più importanti dei genitori. Esibizionisti, eccessivi, liberi di esibire la sfida all’autorità per esigenze sceniche sostenute dal gruppo a cui appartengono. Giovani che vivono sempre connessi in rete, ma non sono più abituati a guardarsi negli occhi. In questi casi sono i genitori a dover mettersi in gioco e a non cadere nelle trappole dei figli». La psicologa Laura Iardella ha approfondito i rapporti tra i giovani e internet. Il web crea dipendenza, ansia e depressione. «Non è la libertà la preoccupazione dei giovani – ha commentato – ma il bisogno di sentirsi affiancati nella vita». E’ intervenuto nel dibattito anche il direttore dell’Istituto penale minorile di Pontremoli Mario Abrate che ha descritto l’attività rieducativa all’interno della struttura. «Lavoriamo per intercettare il disagio e trovare soluzioni. E per rieducare si deve partire offrendo opportunità positive che favoriscano la speranza». E ha fatto riferimento all’attività teatrale che da anni si svolge all’interno dell’Ipm e che offre alle minori anche la possibilità di uscire dall’istituto per partecipare ai laboratori di preparazione dello spettacolo che coinvolge anche studenti pontremolesi. Sono intervenuti anche gli agenti della Polstrada Emilio Maina e Davide Bellevicine che hanno esaminato le regole da rispettare in automobile per l’uso dei telefonini e per i parametri dell’alcol test. Il medico di famiglia e del lavoro Dante Cesaretti ha sottolineato l’immagine del disagio giovanile come un fiume che ha bisogno di solidi argini, mentre per il sacerdote don Leonardo Biancalani occorre evitare che il mondi degli adulti e quello degli adolescenti diventino rette parallele.

LA NAZIONE