“Se il piano urbanistico non sarà approvato entro la fine di questa legislatura la responsabilità sarà di chi non ha fatto gli interessi del territorio, delle imprese e delle famiglie”. Questo l’ultimatum delle imprese della provincia di Massa Carrara al consiglio comunale di Massa che sta tenendo in ostaggio l’approvazione del regolamento urbanistico atteso da molti anni. L’appello è partito ufficialmente dalla sala rossa della Camera di Commercio, Le imprese chiedono a gran voce il “via libera ad un regolamento che non è certo dei migliori, ma che è comunque un punto di partenza”. E’ stato il presidente dell’ente camerale, Dino Sodini insieme al presidente dell’Isr e di Coldiretti, Vincenzo Tongiani, al Presidente di Confartigianato, Sergio Chericoni e al Presidente degli edili di Cna, Enrico Mallegni, a lanciare il “grido di allarme”. I numeri devono far riflettere: 207 imprese hanno chiuso a Massa, prevalentemente artigiane, unità imprenditoriali che fanno ricadere la ricchezza sul territorio. La nostra decisione, continuano, è finalizzata a richiamare sia maggioranza che opposizione sull’indispensabilità del piano per rilanciare lo sviluppo”. Secondo i dati delle associazioni l’iter che ha portato alla costruzione del piano urbanistico e ai suoi passaggi successivi è costato 1milione di euro: “Non entriamo nel merito dei tecnicismi, perché non ci compete – hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni di categoria – le tempistiche sono inaccettabili. Rischiamo di buttare via tempo e denaro pubblico senza poi arrivare al risultato finale. Ci troviamo di fronte ad un punto di non ritorno e se la politica non lo capisce se ne assumerà le sue responsabilità”.