I carabinieri di Massa hanno sgominato una banda di sei rumeni responsabili di un tentativo di furto con spaccata all’Inghi bar lo scorso 30 settembre: obiettivo erano le macchinette videopoker, come probabilmente in altri casi al vaglio della procura. Si tratta di cinque uomini ed una donna, tra i 23 e i 29 anni: lei assieme al fidanzato facevano da palo, mentre gli altri quattro con un piccone e con un tombino divelto rompevano il vetro antisfondamento e la grata in ferro per entrare nel locale. Avevano anche rotto il sistema di videosorveglianza, ma non è bastato a bloccare l’allarme che è scattato mandando all’aria il piano criminale. Un modus operandi ritenuto professionale tanto da far pensare ad altri episodi riconducibili allo stesso gruppo. Le indagini coordinate dal pm Roberta Moramarco infatti proseguono per capire se il gruppo abbia agito in altri furti simili avvenuti in Versilia: gli inquirenti stanno lavorando su sei casi, avvenuti tra agosto e settembre, e stanno verificando una serie di furti in Lunigiana. E non è esclusa la partecipazione di altre persone.

La banda da sei mesi risiede regolarmente a Marina di Massa: tutti disoccupati e con un tenore di vita molto agiato. Giravano con auto di lusso e di grossa cilindrata, con vestiti alla moda e cellulari di ultima generazione. Quattro di loro hanno pregiudizi specifici per reati contro il patrimonio, due sono incensurati; ad uno di loro, di 24 anni, era già stato notificato un ordine di custodia dalla procura di Pistoia per un furto aggravato dello scorso marzo.

Agivano sempre di notte prendendo di mira in particolare esercizi commerciali con videopoker. In casa avevano altri beni rubati come un pc Apple ed una bicicletta elettrica Harley Davidson del valore di 4 mila euro restituita al proprietario. Dopo l’udienza di convalida, sono stati trasferiti nei carceri di Massa, Pisa e La Spezia.