La prima campanella deve ancora squillare e si registra già la prima ordinanza di sgombero del nuovo anno scolastico. Il non invidiabile record è della Scuola del Marmo di Carrara. Nei giorni scorsi l’amministrazione provinciale, a seguito dei risultati delle verifiche statiche sull’edificio, ha decretato l’inagibilità dell’ala est del Tacca. Si tratta della parte più recente della struttura, costruita nei primissimi anni ‘70 e che ospitava sei classi, due della Scuola del Marmo e quattro del Liceo Artistico già sgomberate, qualche anno fa, dal secondo piano della palazzina di via Sarteschi dove ha sede anche la scuola dell’infanzia Garibaldi.

La comunicazione dell’inagibilità dell’ala est è stata notificata lo scorso 28 agosto alla dirigente Anna Rosa Vatteroni, che si è messa immediatamente alla ricerca di una soluzione con il supporto del personale docente e non docente, richiamato appositamente dalle vacanze: «Gli studenti del Tacca saranno ricollocati nell’ala ovest che è agibile e sicura. Quelli dell’artistico torneranno nella sede centrale di via Sarteschi» ha dichiarato la preside, spiegando che come soluzione emergenziale saranno effettuati alcuni aggiustamenti sull’orario delle lezioni e una sistemazione del seminterrato del Gentileschi, per cui è già stato chiesto un intervento dell’amministrazione provinciale.

La notizia dell’inagibilità dell’ala est del Tac è stata resa pubblica dal sindaco di Carrara Francesco De Pasquale che ha parlato di «un’emergenza/urgenza alla vigilia del nuovo anno scolastico. Spero – ha detto il primo cittadino – che la Provincia intervenga velocemente e che non succeda come per la vecchia sede del Liceo Scientifico: abbiamo pagato anche troppo le inefficienze delle amministrazioni provinciali». Diversa la visione del presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti: «Qui non si tratta più di fare singole sistemazioni provvisorie, perché man mano che ci consegnano gli esiti delle verifiche statiche, qui arriverà una rivoluzione. I sindaci non possono pensare di scaricare tutto sulla Provincia, perché è l’ente competente per le scuole superiori. Noi abbiamo 29 istituti in 80 edifici. Dunque la soluzione va trovata tutti insieme, con una programmazione moderna e futuristica» ha dichiarato il numero uno di Palazzo Ducale, auspicando l’apertura a stretto giro di un tavolo di confronto attorno al quale far sedere la commissione per il dimensionamento scolastico, tecnici, sindaci e dirigenti scolastici.