Per una politica di coalizione a Massa in vista delle amministrative del 2018

L’esito delle elezioni comunali di Carrara ,per il loro svolgimento, merita un’attenta riflessione da parte di tutti con e la necessità di mettere in campo iniziative politiche in grado di dare risposte alle nuove sfide

L’ampia vittoria del candidato del M5S a Carrara  è interpretabile come un fortissimo segnale di voglia di discontinuità con il passato da parte degli elettori,  ma questa “scossa tellurica” prodotta dalla pubblica opinione,  è stata  fortemente  favorita nelle sue dimensioni,  da alcune criticità imputabili all’intero centro sinistra.

Fra queste sicuramente l’evento alluvionale del 5 novembre 2014 ma non dobbiamo dimenticare le modalità scelte dal centro sinistra per affrontare le elezioni dello scorso giugno.

Poche volte si è visto in politica l’intrecciarsi di tanti errori, lotte fratricide, beghe di corrente, ambizioni personali, che hanno e reso vano  qualsiasi serio discorso di politica seria e positiva, di rapporto sano con la pubblica opinione, di credibilità amministrativa da rinnovare ma non da buttare completamente a mare. Tutto questo deve far riflettere seriamente e, all’approssimarsi della scadenza amministrativa  per il comune di Massa occorre chiedersi se criticità di questo tipo possano ripresentarsi anche in città, favorendo il ruolo  di chi si propone ai cittadini solo come strumento di totale rottamazione dell’esistente

A Massa non abbiamo avuto ,durante l’amministrazione Volpi,  argini crollati in modo tanto deflagrante come quelli del torrente Carrione ma restano diverse criticità e questo comporta che non sia possibile esprimere un giudizio lusinghiero sull’attuale governo della città.

Semmai, per onestà politica, dobbiamo dare un giudizio articolato,  con luci ed ombre.

Ritengo che sia un diritto-dovere dell’amministrazione Volpi condurre a termine il proprio mandato,  cercando di migliorare, almeno in parte, i propri risultati, cosa che è ancora possibile.

Per questo il gruppo consiliare del Psi di Massa non farà mancare il suo sostegno ma lo esprimerà –come ha sempre fatto finora in modo non acritico ma valutando volta per volta gli interventi alla luce dell’interesse generale.

Un elemento di criticità che potrebbe invece riproporsi anche a Massa è dato dagli errori  di costruzione  della coalizione di centrosinistra che dovrà  affrontare la sfida amministrativa e qualche segnale negativo si vede chiaramente-

I socialisti massesi ritengono loro dovere segnalarlo , affinché si intervenga per correggere la rotta e assumere le decisioni  che consentano di tenere la carreggiata.

Lo strumento più utile per evitare corse solitarie e sfaldamenti pericolosi è rappresentato dalle PRIMARIE DI COALIZIONE.

È lo strumento che il PD  ha prima adottato esaltandolo oltre misura , per poi riporlo in un cassetto come un vecchio attrezzo dimenticato:.

Le PRIMARIE DI COALIZIONE PER LA SCELTA DELLA LEADERSHIP e del candidato sindaco del centro sinistra anche a Massa  sono l’unico strumento che il centro sinistra può usare a Massa per evitare gli errori commessi a Carrara che hanno portato ad una sconfitta politica amarissima. Le primarie, infatti, sono il mezzo che può sottrarre ai vertici di partito soluzioni interne e non condivise ma sono anche lo strumento per consentire ad un candidato di presentarsi agli elettori con la credibilità e l’autorevolezza necessaria chiamando a scegliere i Cittadini e non le segreterie di partito.

Questo è il percorso che noi socialisti- già da adesso –  indichiamo a Massa: la costruzione di uno schieramento di centrosinistra  il più ampio e coeso possibile,  costruito attorno ad un programma di governo chiaro e condiviso.

Dobbiamo escludere un’ammucchiata fatta CONTRO , ma costruire una coalizione di partiti ,gruppi e forze civiche che liberamente decidano di UNIRSI PER scegliere, attraverso le primarie, un candidato sindaco con una consultazione libera e democratica aperta a tutte le personalità capaci di contendersi alla luce del sole una leadership che consenta di vincere e di amministrare bene.

Non può valere a Massa la regola della seconda candidatura automatica del sindaco uscente, perché Alessandro Volpi ha fatto un percorso che, dal civismo, lo ha portato all’adesione al Partito Democratico.

Politicamente è passata un’era geologica e crediamo che lo stesso Alessandro Volpi possa riflettere sul fatto che  una sua candidatura , al di fuori delle primarie, rappresenterebbe un elemento divisivo

I socialisti massesi senza voler assumere il ruolo di “federatori” di questo nuovo centrosinistra ritengono indispensabile che siano riflettuti e condivisi concetti chiari e condivisibili come COALIZIONE AMPIA,PROGRAMMI CHIARI ED INNOVATIVI ACCETTATI DA TUTTI,LEADERSHIP SCELTA CON LE PRIMARIE,RINNOVAMENTO NELLE PERSONE

Per essere in grado di contribuire a questo processo così importante per la Città i socialisti massesi procederanno ad una riorganizzazione che sia altamente rappresentativo e capace di cogliere l’importanza di queste problematiche contando solo sulle proprie forze e sui propri valori,che nel panorama disastrato dei partiti della seconda repubblica , hanno ancora un ruolo ed un senso,in Italia come in Europa.

 

Il consigliere

Casotti Giancarlo