The Italian Sea Group ha avviato un procedimento di licenziamento collettivo a carico di tutti i dipendenti del reparto “portierati e salvaguardia fuochi”: si tratta di 10 operai, addetti a mansioni di guardianaggio e sorveglianza, in forza a Nca e dunque teoricamente “protetti” dall’accordo di programma che ha preceduto l’avvicendamento della proprietà del cantiere. A confermare la notizia è la segreteria della Fiom-Cgil che, con Luisa Pietrini spiega di aver ricevuto l’atto formale di avvio del procedimento e di essere stata convocata, insieme agli altri sindacati, per un incontro ad hoc fissato per la prossima settimana. «Per ora sappiamo solo che per 5 di questi lavoratori è stata ventilata l’ipotesi di ricollocamento presso la ditta che dovrebbe subentrare nel servizio di sorveglianza»ha commentato la segretaria di categoria, che si è detta «preoccupata per l’apertura da parte dell’azienda di una procedura di licenziamento a carico di 10 lavoratori inseriti nell’accordo di programma». In sostanza Nca vuole esternalizzare il servizio di guardianaggio, affidandolo a una ditta specializzata (di cui ancora non si conosce l’identità), come ha spiegato il legale della proprietà, Tommaso Bertucelli: «Il cantiere ha necessità di una security 24 ore su 24 perché questo servizio ha assunto un profilo sempre più rilevante. Nel sito – ha aggiunto l’avvocato – gravitano 1300 persone al giorno ed è quindi comprensibile che ci sia grande attenzione». Ma la necessità di esternalizzare non è legata solo alla ricerca di un servizio “specializzato”: «Vogliamo condividere la responsabilità della sicurezza. Se c’è un’azienda esterna e qualcosa va storto, abbiamo qualcuno a cui chiedere risposte, dal punto di vista legale e del risarcimento. Cosa che ovviamente con i nostri dipendenti non possiamo fare» ha spiegato l’avvocato Bertucelli. E che ne sarà dei 10 operai finora addetti a queste mansioni? Da Nca rassicurano: «Saranno tutti ricollocati, nessuno perderà il posto e resteranno alle nostre dipendenze» garantisce l’avvocato Bertucelli a nome della proprietà. Un percorso, questo, ancora tutto da definire rispetto al quale l’azienda dovrebbe confrontarsi con i sindacati la prossima settimana.