La vacanza dei sogni che si trasforma in un incubo, tra voli cancellati, coincidenze perse e soprattutto la sensazione di essere stati abbandonati, incolpevolmente, al proprio destino: è accaduto a cinque carraresi protagonisti di una brutta disavventura durante un viaggio per Santo Domingo.

I fatti risalgono alla fine del 2011 quando due famiglie si preparano a lasciare Carrara per una vacanza ai Caraibi. E’ il 19 dicembre e il programma di viaggio prevede un volo dall’aeroporto Galilei di Pisa al Charles De Gaulle di Parigi e dalla capitale francese, il giorno stesso, un secondo volo per Santo Domingo. Le due famiglie, che prima dell’inizio della disavventura non si conoscevano, hanno acquistato biglietti con Air France, uno dei colossi mondiali del settore dell’aviazione civile. «La notte prima del volo, i miei assistiti hanno ricevuto un sms con cui veniva comunicato loro che il volo Pisa–Parigi era stato cancellato. La compagna li invitava a rivolgersi a un contatto telefonico dedicato e a recarsi comunque in aeroporto il giorno previsto per la partenza» racconta l’avvocato Matteo Nerbi che ha seguito questa delicata vicenda per lo Studio Martini e Associati. All’aeroporto di Pisa Air France alle due famiglie una soluzione alternativa, via Roma, ma comunque in grado di raggiungere Parigi in tempo per prendere il volo per Santo Domingo. Purtroppo per le due famiglie però le cose non vanno come previsto: il volo “alternativo” non arriva in tempo e le due famiglie perdono la “coincidenza”. Al Charles De Gaul trascorrono ore al desk di AirFrance alla disperata ricerca di informazioni e soluzioni. A sera i cinque carraresi sono costretti a d andarsene in albergo, senza sapere se e quando riusciranno a imbarcarsi per i Caraibi. Il giorno successivo tornano in aeroporto dove vengono informati che sì, c’è un volo per Santo Domingo che però partirà solo l’indomani, cosa che per loro comporta una seconda notte in albergo nella capitale francese. E se AirFrance aveva pagato per il primo pernottamento, dice “nient” al secondo. La disavventura si conclude il 21 dicembre, con il decollo per Santo Domingo. La vacanza però non basta a far dimenticare alle due famiglie la brutta disavventura. Rientrati in Italia ricorrono alle vie legali e assistiti dall’avvocato Nerbi avviano un contenzioso presso il Giudice di Pace che il 16 luglio 2016 condanna AirFrance a pagare 1702 euro al nucleo composto da marito e moglie, e 2521 euro all’altra famiglia, composta da genitori e figlia. «La svolta sta nel fatto che queste cifre non comprendono solo il risarcimento previsto dal regolamento comunitario, che va in base a percorrenze, ore di ritardo o eventuale cancellazione. Il giudice questa volta ha riconosciuto anche il danno morale, per lo stress e i disagi subiti dai miei assistiti in tutta la vicenda» conclude l’avvocato Nerbi certo che, in tempi di vacanze estive, il racconto della disavventura dei suoi clienti possa essere utile a molti viaggiatori.