Suonava con una gestualità inconfondibile, quasi irruenta, per lo più seduto su uno sgabello o una sedia, con la chitarra appoggiata sulle gambe. Alle prime note iniziava a muoversi e a dondolare, interrompendosi di tanto in tanto per scrollare la testa all’indietro e allontanarsi dagli occhi i capelli, lunghi, che nella foga della performance gli finivano spesso sul volto. Nicola Toscano era un musicista a 360° che spaziava dal tango argentino ai canti popolari, con un’anima rock che lo portava a esibirsi dalle piazze ai teatri. Il chitarrista carrarese è morto ieri all’età di 55 anni a seguito di un’emorragia celebrare, la seconda dall’agosto dello scorso anno, che non gli ha lasciato scampo. Diplomato al conservatorio nazionale di Parigi aveva una formazione classica anche se dal  2001 con i Les Anarchistes, aveva iniziato a dedicarsi alla musica popolare, rock e contemporanea. Una straordinaria carriera musicale, che lo ha portato perfino a esibirsi in Giappone, in un concerto di chitarra classica nel ruolo di solista. Il tutto però  e senza mai trascurare i suoi alunni. Sì perché Nicola Toscano insegnava alla media Dazzi di Bonascola, non a caso una scuola a indirizzo musicale ed era tra i curatori del tradizionale saggio musicale di fine anno. Amatissimo dai suoi studenti, molto conosciuto in tutta la provincia e non solo, la notizia della sua scomparsa ha suscitato dolore e profondo rammarico. Nicola Toscano lascia la compagna Ilaria, le sorelle Silvia e Martina e l’anziana madre Anna Maria. Per l’ultimo viaggio, fanno sapere i suoi amici più stretti, il musicista indosserà la maglia dei Les Anarchistes.