Da quando la fontana di Gigi Guadagnucci è stata trasferita alla villa della Rinchiostra, piazza Bertagnini è rimasta sguarnita. Le panchine di marmo circolari non cingono più nulla. Perchè non mettere al centro della piazza la bella statua in marmo la-vittoria-alatabardiglio che giace, semi abbandonata, nell’atrio dei laboratori dell’Istituto d’Arte ?  Ma come vi è giunta ? La scultura faceva parte di un gruppo di sculture (5 bassorilievi anch’essi nell’Istituto) commissionate nell’immediato anteguerra da Italo Balbo ad un gruppo di scultori ferraresi : Ulderico Fabbri, Enzo Necci e Giuseppe Virgili ( quest’ultimo, secondo il prof. Renato Carozzi, potrebbe essere l’autore dell’opera). I gessi furono tradotti per la trasposizione in marmo nei laboratori della Versilia e la Vittoria Alata in quello di Pietro Bibolotti. Terminata la realizzazione, le opere furono caricate sul treno destinazione porto di La Spezia da dove avrebbero dovuto essere imbarcate per la Libia. Lo scoppio della seconda guerra mondiale bloccò invece le sculture alla stazione ferroviaria di Massa dove rimasero per poco perché si pensò di trasferirle provvisoriamente nei locali del Genio Civile. Questi, successivamente, le donò all’Istituto  d’Arte dove ancor oggi giacciono.