Dieci ragazzi (quasi tutti minorenni) sono finiti in ospedale per abuso di alcol. Un bilancio pesantissimo per la notte dei fuochi, e della spiaggiata di metà estate, a Marina di Carrara. Una brutta tradizione, quella dello sballo alcolico, che ormai da anni accompagna la vigilia di Ferragosto, quella dello show pirotecnico in spiaggia. Una sbronza collettiva che vede protagonisti (e vittime) giovanissimi. Poco avvezzi a bere alcolici i ragazzini si ritrovano in spiaggia per mescolare – magari mangiando solo un pezzo di pizza – birra, vino, limoncino e improbabili cocktail fatti sul momento che hanno come requisito fondamentale l’ “alta gradazione”. E da ingurgitare bicchiere dopo bicchiere, fino a stare male.

Quest’anno il bilancio è stato molto più pesante degli anni scorsi. Al Pronto soccorso del Noa, nel turno del 14 agosto, dalla mezzanotte in poi, sono stati dieci i ragazzi che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per l’abuso di alcol. Per alcuni è intervenuto il 118: i giovani hanno perso i sensi e in alcuni casi a chiamare l’ambulanza sono stato proprio gli amici o alcuni adulti che, subito dopo lo spettacolo pirotecnico si trovavano ancora sulla spiaggia. Un altro dato preoccupante riguarda il numero dei minorenni finiti in ospedale. In questo caso spesso sono stati i genitori a caricare in macchina i loro figli e portarli al Pronto Soccorso, dal momento che non riuscivano a smettere di vomitare e non si reggevano in piedi. E a sentirsi male i ragazzi hanno cominciato ancora prima che la serata dei fuochi avesse inizio: una quattordicenne, dopo aver bevuto alcuni bicchieri di un superalcolico è stata portata, priva di sensi, al presidio di Partaccia.

Insomma una serata che alla fine ha avuto un epilogo preoccupante anche se non si sono registrati casi gravi di coma etilico i numeri del Pronto soccorso parlano comunque chiaro. Parlano chiaro, per chi si trovava sulla spiaggia o lungo le strade di Marina di Carrara, anche le immagini di ragazzini portati a braccio dagli amici, sdraiati lungo la strada dei bagni o colti da malore in spiaggia. Da sottolineare, che per quel che riguarda l’abuso di alcol della vigilia di Ferragosto, non si può puntare il dito contro i locali perché gli alcolci i ragazzini se li portano da casa. Una maxi spesa ad alta gradazione: decine di bottiglie di birre (per un gruppo di dieci ragazzi la media è ottanta bottiglie), limoncino, tequila, e altri super alcolici che vengono poi portati in spiaggia per lo sballo.

il tirreno