Sul fatto che Carrara con il suo monoblocco e le palazzine di Monterosso diventerà un polo complementare al Noa, fondamentale per la sanità apuana non ci sono grossi dubbi. I timori semmai riguardano i tempi di entrata in funzione dei servizi che verranno erogati in città. Parola di Angelo Zubbani, sindaco di Carrara che ospite della commissione Sanità presieduta da Carlo Boni (Pd) ha fatto il punto della situazione alla vigilia della rivoluzione della sanità provinciale.

Martedì 6 alle 14, lo ricordiamo, chiuderà in battenti l’ospedale di Massa e da allora, fino all’apertura del Noa, fissata per il 13 novembre alle 14, il pronto soccorso di Carrara sarà l’unico disponibile sul territorio di costa.

Una fase di transizione delicatissima, non certo priva di incertezze: Asl1 e Regione confermano gli impegni sanciti dal Piano attuativo locale del 2012 con la collocazione, nella capitale del marmo, di una lunga serie di servizi ambulatoriali. A Carrara arriveranno reumatologia, diabetologia e dermatologia – che registrano ciascuno circa 5 mila accessi all’anno – resterà il day hospital di oncologia e approderanno da Massa la risonanza magnetica e la scuola infermieri. «Sull’assetto nessuna incertezza» ha garantito il sindaco spiegando che semmai i timori riguardano i tempi. «Non abbiamo ancora un crono programma preciso e 10 dei 20 milioni di euro stanziati dalla regione siano già nelle casse di Asl, non conosciamo ancora i  tempi dei cantieri» ha ammesso Zubbani. Affinchè monoblocco e palazzine di Monterosso possano ospitare i servizi previsti dal Pal servono intervento che vanno dalla semplice manutenzione ordinaria – come l’imbiancatura dei muri o l’innalzamento di pareti divisorie – a interventi strutturali, come quelli previsti sulle sale operatorie o per il trasferimento della medicina nucleare. «Abbiamo ottenuto di anticipare l’installazione della risonanza grazie  a una soluzione provvisoria e più veloce» ha spiegato il primo cittadino lasciando intendere però di non avere date certe da snocciolare. Insomma il Pal non si tocca e dunque nemmeno il riassetto dei servizi: a 10 giorni esatti dall’apertura del Noa però né Asl né amministrazione sanno indicare quando il polo ospedaliero carrarese sarà completamente funzionante e a regime.