gruppo chirurgia urgenza pisaAll’alba di domani partirà da Pisa alla volta dell’aeroporto di Pratica di Mare e con destinazione Nepal il modulo sanitario campale dell’Associazione Gcu-Gruppo chirurgia d’urgenza dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, insieme a 10 componenti del comando provinciale dei vigili del fuoco di Pisa.

In tutto saranno 36 persone (26 fra medici, infermieri e addetti alla logistica) a operare a supporto della popolazione provata dal disastroso terremoto che ha colpito la regione nepalese sabato scorso.

L’intervento italiano è coordinato dal Dipartimento della Protezione civile nazionale. Le attrezzature dell’Unità campale sono state già caricate su un camion della Croce Rossa di Pisa partito alla volta di Roma mentre i passeggeri partiranno domattina dall’ospedale di Cisanello su un pullman della Croce Rossa diretto a Roma.

A Pratica di Mare i componenti del Gruppo attenderanno il via libera per la partenza, attesa per il pomeriggio di domani con un aereo dell’aviazione militare italiana.

Il Gruppo chirurgia d’urgenza, fondato dal professor Giuseppe Evangelista, non è nuovo a missioni di soccorso nei più disparati angoli del pianeta per soccorrere le popolazioni colpite da cataclismi e disastri naturali.

Tutti i volontari hanno una consolidata esperienza. Dal 1991 ad oggi hanno infatti operato in Albania, Algeria, Sri Lanka, Turchia, Iran, Cina e Haiti. Numerosi anche i corsi di addestramento ripetuti ogni anno con workshop sempre più avanzati e rispondenti agli standard europei più rigorosi. Nel 2011 si era svolta in Indonesia anche una esercitazione che simulava proprio un terremoto di 7.5 della scala Richter, cui aveva partecipato il Gcu insieme a unità provenienti dall’Unione Europea, dagli Stati Uniti e dalla Federazione Russa, oltreché dall’Indonesia e dal Giappone, paesi promotori dell’iniziativa. Con la partenza del team pisano, uno dei due del genere esistenti in Italia, il nostro Paese risponde alla richiesta di intervento lanciata dal governo del Nepal alla comunità internazionale.

Sul posto è presente un primo gruppo di valutazione, coordinato da personale del Dipartimento della Protezione civile, in raccordo con i colleghi di Bruxelles e composto anche da tecnici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Nella giornata di ieri erano partiti anche i primi due componenti del Gruppo di chirurgia d’urgenza di Pisa, un medico e un addetto alla logistica. Il compito del primo contingente italiano era proprio di valutare e predisporre l’invio del team completo di tecnici e sanitari, che dovrebbe partire appunto domani.

Che cos’è il Gruppo chirurgia d’urgenza che opererà in Nepal

Il Gruppo chirurgia d’urgenza Onlus che opererà nel Nepal distrutto dal terremoto, è composto da medici, infermieri e tecnici prevalentemente dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Pisana che vengono chiamati a soccorrere le vittime di un evento catastrofico in Italia e all’estero. La Onlus conta 120 persone ed ha come riferimento per la formazione e il training chirurgico l’Unità operativa di Chirurgia Generale e d’Urgenza. Il coordinamento del Gruppo è affidato al professor Giuseppe Evangelista.

Il gruppo ha un supporto logistico composto da tende pneumatiche per il trattamento delle vittime e tutta la strumentazione e i presidi sanitari per formare una Unità Sanitaria Mobile campale. Dispone di una sala operatoria e di attrezzature radiologiche e altra strumentazione tecnica e può contare su 10 posti letto.

Il personale sanitario lavora quotidianamente in reparti di area critica, è formato con corsi certificati e frequenta annualmente corsi di perfezionamento in Tecniche sanitarie di Protezione Civile.

Il materiale è tutto preassemblato in contenitori ermetici in alluminio e in caso di partenza è prevista un’autonomia completa per ciò che riguarda viveri, presidi sanitari ed equipaggiamento, per circa 5 giorni. Il Gruppo è in grado quindi di fornire un’alta competenza sia sanitaria che gestionale nell’affrontare i primi momenti più critici di una maxiemergenza.

Il team in partenza per il Nepal, è scelto fra coloro che sipresentano dopo aver ricevuto un sms, è composto da 9 medici, di cui uno ricopre le funzioni di team leder, chirurghi, anestesisti e traumatologi, 12 infermieri compreso uno strumentista, un’ostetrica ed un tecnico di radiologia, 3 logisti. Giunti sullo scenario dell’evento, mentre una parte dei sanitari si dedica al montaggio dell’Unità sanitaria mobile, gli altri possono iniziare un primo triage che verrà seguito dall’idoneo trattamento di stabilizzazione e la possibilità di procedere ad interventi salva-vita improcrastinabili, avendo a disposizione anche un’attrezzata sala operatoria.

Completano il corredo strumentale un apparecchio di emogas-analisi per analisi cliniche, un apparecchio radiologico digitale, un ecografo.

I tempi di attivazione del Gruppo variano a seconda del luogo di destinazione, per cui per eventi a carattere nazionale il tempo è di 6 ore, mentre per quelli internazionali occorre un preavviso di 12 ore.

Il G.C.U dal 1985 ad oggi ha partecipato a numerose missioni: Terremoto in Turchia 1991

Terremoto Foligno 1998

Missione Arcobaleno Albania 1999

Terremoto Algeria 2003

Terremoto Iran ( Bam ) Dic.2003-Genn.2004

Maremoto Sri Lanka Dic.2004-Mar.2005

Terremoto Cina 2008

Terremoto Haiti 20010

 

La professionalità e l’esperienza del personale unite alla rapidità di attivazione e di impiego e la completezza del materiale sanitario preassemblato e pronto all’uso, fanno di questo Gruppo il più valido Nucleo Sanitario Campale che il Dipartimento della Protezione Civile e la Comunità Europea possono utilizzare come primo supporto per le maxi emergenze.