palazzo di vetroTre milioni di euro: è il danno erariale che il Comune di Massa avrebbe subito con l’affidamento della riscossione dei tributi locali (e di altri importanti servizi) a Massa Servizi Srl, società mista fra Comune di Massa E Ariete Spa. Lo sostiene la procura della Corte dei Conti che indaga sui (per ora presunti) meccanismi scorretti della società, in sostanza un sistema di fatture gonfiate attraverso cui la società incassava da palazzo civico, per il servizio reso, un corrispettivo ben più alto dei costi forniti, fatturati e pagati ad Ariete, a cui in sostanza era demandata la gestione di Massa Servizi. Ebbene, l’inchiesta arriva ora a una svolta. In un primo momento, la magistratura contabile aveva indicato come responsabili del danno, e perciò chiamati al risarcimento, non solo l’allora sindaco e gli assessori e i dirigenti che portarono alla trasformazione di Massa Servizi, ma anche tutti quei consiglieri comunali che, nel 2005 votarono la convezione che accresceva ruoli e compiti di Massa Servizi e nello stesso tempo sottraeva di fatto il controllo della società al suo azionista principale, cioè il Comune. La procura inviò ai consiglieri la richiesta di produrre memorie difensive sulla questione. Ora, però, lo riferisce il consigliere comunale Stefano Benedetti, la Corte dei Conti ha deciso di non perseguire più i consciglieri comunali, decretatando una sporta di assoluzione (amministrativa) di chi votò quell’atto. Vivecersa, ha notificato il risarcimento del danno erariale quantificato all’allora sindaco Fabrizio Neri; all’ex assessore al Bilancio Angelo Morelli;all’ex Segretario Generale Fontanazza 20%; all’allora dirigente del servizio Finanze e tributi Massimo Tognocchi. Sindaco e dirigenti vengono chiamati a coprire il danno per una quota del 20% ciascuno, cioè per 600mila euro, mentre l’assessore Morelli dovrà risarcire il 40% del danno presunto: 1,2 milioni.

Il consigliere Benedetti, alla luce di questa novità, scrive: “Mi risulta che questo procedimento amministrativo sia scaturito a seguito di iniziative assunte da parte di alcuni consiglieri che hanno denunciato alla Corte dei Conti l’avvenuta approvazione della delibera, causando in questo modo un danno all’immagine del Consiglio Comunale, in quanto prima istituzione della città e nel merito, chiedo, se non sia il caso di promuovere un’azione di responsabilità con richiesta di risarcimento dei danni procurati all’immagine del Consiglio Comunale, nei confronti di coloro che hanno esposto i fatti alla magistratura amministrativa, ipotizzando una responsabilità ( dimostratasi oggi inesistente) anche da parte dei consiglieri votanti l’atto in oggetto”. Benedetti aggiunge che “nell’occasione, votai contro il rinnovo diretto della convenzione con la Massa Servizi, poichè ritenevo l’atto del tutto illegittimo a causa di una serie di apportate modifiche come la diminuzione dell’aggio dal 26% all’8% e l’aumento indiscriminato di servizi pubblici da gestire, iniziative che modificavano sostanzialmente le condizioni della convenzione iniziale e per questo motivo sarebbe stato indispensabile affidare il servizio attraverso una gara ad evidenza pubblica”.

Sulla vicenda Massa Servizi è in corso anche un procedimento penale che vede imputati Gian Mario Gastoldi, ex amministratore delegato della società eGiuseppe Romolo Angelotti, già amministratore di Ariete. Gastoldi è imputato di infedeltà patrimoniale e di utilizzo di fatture insesistenti. Agelotti del solo reato di fatturazioni false.

 

 

 

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