luca franceschini con bollaForse ha letto i giornali, forse ha saputo che un collezionista d’arte, per una bolla simile a quella che lui conserva nello studio, è finito davanti al giudice (poi assolto).Fatto sta che quel documento papale, con tanto di sigillo in piombo, datato 1857 non gli fa più dormire sonni tranquilli e il cassetto che lo custodisce finisce sempre nel suo campo visivo. Decide che è meglio tagliare la testa al toro ed evitare problemi: riconsegnerà la bolla. Non se la sente, però, di esporsi, non vuole rivelare nome ed identità, sceglie, quindi, la strada dell’intermediazione legale. Bussa alle porte di un avvocato e chiede una mano. Vuole che il professionista prenda contatti con la Curia, con Don Luca Faranceschini, il responsabile dei beni culturali.

E l’avvocato fa il suo dovere: trova il numero del sacerdote e ieri mattina alza la cornetta. Quando Don Luca sente parlare di una bolla papale – e lo ammette candidamente – fa salti di gioia: «Ho pensato che fosse la Singularis Romanorum Pontificum, quella con cui il Sommo Pontefice nel 1822 istituisce la nostra diocesi». La bolla delle bolle, insomma, che ancora manca all’appello. Non è (proprio) così: la bolla c’è, è una bolla papale ma risale al 1857. Un documento comunque di importanza storica, l’atto con cui – spiega Don Luca – «il Papa Pio IX nomina Monsignor Bernardi vescovo della diocesi». Uno degli atti persi durante la seconda guerra mondiale quando parte dell’archivio diocesano(trasferito a Montignoso) viene bombardato.
L’avvocato chiarisce i dettagli: la bolla è nelle mani del suo cliente che, attraverso la sua intermediazione, vuole restistuirla. Il sacerdote e il legale fissano un appuntamento e ieri mattina il documento, una pagina scritta rigorosamente in latino e con il sigillo in piombo, passa di mano. Da dove venga, quale e dove sia il cassetto in cui è rimasta custodita per decenni nessuno lo sa: «Non ne ho la più pallida idea – assicura Don Luca – l’importante è che sia tornata all’archivio diocesano». Un pezzo di storia riconquistato.

 

 

il tirreno