forte dei marmi centroDue multe in meno di due minuti; un’altra un paio d’ore dopo, al ritorno. Altre due multe, anch’esse a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, all’auto del genero che lo seguiva a poca distanza. Insomma, 4 multe in 3 minuti e una poco dopo. Totale: 353 euro da pagare al comando dei vigili per essere entrati nell’area pedonale. È costata cara la trasferta di due famiglie massesi a Forte dei Marmi per assistere al saggio di fine anno alla scuola elementare Canossa. “Colpevoli” di non avere visto il varco elettronico all’ingresso della Ztl, ignari del divieto, sono stati letteralmente bersagliati dagli agenti della polizia municipale. Una specie di taglieggiamento. Con finale sul filo dell’assurdo burocratico.

Succede tutto la sera del 4 giugno scorso (la cosa viene fuori adesso, perchè solo in questi giorni sono state recapitate le contravvenzioni ai malcapitati massesi), la sera del saggio della scuola Canossa. Di cui il figlio di una delle due famglie è tra i protagonisti. La piccola comitiva va, entra a Forte da via Mazzini e finisce sotto l’occhio del Ceyeclops, il sistema di telecamere anti furbetti della Ztl installato dall’amministrazione fortemarmina. Alle 20,19, la Kia del padre del ragazzo viene intercettata in via Mazzini. E scatta la prima multa, 70,60 euro. Alle 20,20 transita in via Spinetti, anch’essa zona off limits. Seconda contravvenzione, altri 70,60 euro. Alle 22,15, finito lo spettacolo, la famiglia rientra. Passa da via Duca D’Aosta e non passa inosservata alla telecamera: altri 70,60 euro di multa. Va appena meglio alla Volkswagen Up del genero, che subisce subito un temibile uno-due di multe all’entrata (che valgono 141,20 euro in totale) ma, all’uscita dalla Ztl, evita l’occhio elettronico. Il bottino dei “gabellieri elettronici” è di 353 euro tondi.

Il proprietario della Kia, quando arrivano i bollettini, va ligio al comando di polizia municipale di Forte dei Marmi. E prova a chiedere spiegazioni: «Ho commesso una sola infrazione, entrare in una zona vietata, Perchè tre contravvenzioni?» La risposta è disarmante. Un agente di polizia municipale, così riferisce il nostro, suggerisce: “Faccia ricorso al giudice di pace. vedrà che le darà ragione, così pagherà una sola multa”. Cioè: gli stessi vigili urbani sanno che il giudice ridurrà le sanzioni, in virtù di una specie di attenuante per “reato continuato”. Però, di multe ne hanno fatte tre. «Non potevano, gli agenti che hanno registrato il passaggio della mia auto, capire che si trattava dello stesso veicolo che, una volta entrato inconsapevolmente nella Ztl non poteva fare altro che attraversare diverse strade vietate?» si chiede con una certa dose di buon senso la “vittima”. Ma il buon senso pare scarseggiare in molti settori della pubblica amministrazione.

 

Il Tirreno