carabinierre rivistaOcchio alla truffa della rivista dei Carabinieri. Dopo la truffa del “diritto annuale” per l’improbabile iscrizione al portale multiservizi riservato alle ditte iscritte alla Camera di Commercio alcuni mesi fa, un altro raggiro sta tentando artigiani ed imprenditori apuani: quella della rivista dell’Arma dei Carabinieri. Si sono moltiplicate, in queste settimane, le segnalazioni da parte di artigiani raggiunti telefonicamente ad un operatore con la proposta di sottoscrivere un abbonamento ad una rivista “vicina” all’Arma dei Carabinieri.  A segnalarlo è Cna  (info su www.cna-ms.it).

Tra gli artigiani raggiunti anche il Presidente Provinciale, Paolo Bedini che fiutato il “raggiro” ha tenuto al telefono l’operatore per quasi venti minuti cercando di capire meglio fin dove la truffa potesse spingersi. “L’operatore – spiega Bedini – mi ha proposto di sottoscrivere un abbonamento con una rivista dei Carabinieri cercando di fornire anche rassicurazioni sulla sede provinciale ubicata nel centro di Massa dietro ad una improbabile edicola insieme altre indicazioni poco chiare e confuse”. La truffa non è nuova. Basta fare un giro su internet per scoprirne i dettagli. Dalle Isole fino al Nord più estremo la truffa della rivista ha tentato, in questi anni, un po’ tutti cercando di convincere l’ignaro lettore-utente sfruttando il buon nome del l’Arma o della Polizia di Stato adducendo le scuse più diverse, dal finanziamento delle azioni di controllo sul territorio alle attività dei pensionati. Esiste ed è una testata regolarmente registrata la rivista dei Carabinieri così come esiste una testata ufficiale della Polizia di Stato ma non è proposta ne telefonicamente ne con il porta a porta. “Segnaleremo il fatto all’Arma provinciale e alla Polizia di Stato – spiega Bedini – e ai nostri associati con l’obiettivo di evitare che qualcuno cada nella rete. Fate attenzione”.