targa via beatriceMolte strade e piazze del centro storico sono segnalate da brutte targhe metalliche spesso con indicazioni se non errate quantomeno incomplete. Un esempio ne è via T. Pamphilj dove, in luogo del nome Teresa, campeggia una generica T. che potrebbe voler indicare anche un Torquato o una Tamara; e poi l’errore nel cognome la cui “j” finale è stata storpiata in “i”; oppure piazza Palma : forse ad indicare l’albero ? ma anche via Beatrice : l’amata da Dante ? Propongo quindi di eliminare dal centro storico tutte le targhe metalliche, ma anche le esistenti marmoree, con altrettante in marmo più complete che riportino l’antico toponimo e, dove si tratti di personaggi, il nome completo, la professione e la data di nascita e morte. Via dei Giardini ad esempio, dovrebbe essere corretta in via Pier Giovanni Giardini, matematico ed esperto di idraulica. Circa i costi dell’operazione questi sarebbero limitati alla manod’opera per l’installazione in quanto non dovrebbe costituire difficoltà reperire il materiale per le nuove targhe marmoree ( sono 40  per  circa 6 mt.q. di materiale, corrispondenti al pavimento di una piccola stanza ) da qualche generoso industriale del settore, mentre le incisioni potrebbero essere realizzate dagli alunni dell’Istituto d’Arte Felice Palma, dando a tutte il medesimo carattere e un ornato come quello della targa di via Beatrice. Mi permetto di segnalare che via Dante, P.za Duomo, P.za Santa Settimina, Piazza del Portone e P.za Bastione sono  prive di segnalazione e che in piazza Mercurio è ancora presente la dedica a Giuseppe Mazzini. Infine ho notato che il sen. Del Nero gode di due titolazioni : la prima nell’ex piazzetta del Mercato, la seconda nell’area, definita erroneamente Largo, antistante l’ex mercato ortofrutticolo.  In realtà si tratta del breve  tratto di via Crispi, tra via Bastione e via delle Mura. Propongo quindi la rimozione di questa seconda targa e la sua sostituzione con la titolazione a Cesario Fellini, l’architetto al quale il volto della città tanto deve ma che, sino ad oggi, le istituzioni hanno ingiustamente ignorato.

 Franco Frediani

CESARIO FELLINI

Brevi cenni biografici

 138 anni fa, il 20 aprile 1876, nasceva a Busseto Cesario Fellini. Dopo aver frequentato le scuole ginnasiali, nel 1902 si diploma professore di Architettura e Ornato presso l’Istituto di Belle Arti di Parma. Dal 1904  si dedica all’insegnamento presso la scuola d’Arte di Parma e nel 1907 riceve la nomina a professore di Architettura presso l’Istituto di Belle Arti di Massa ove si trasferisce e dove convolerà a nozze. Nel 1909 è nominato direttore della stessa scuola. Parallelamente alla attività scolastica svolge con successo la libera professione e progetta  importanti opere come l’Hotel Italia a Marina di Massa e sempre a Marina numerose ville e villini lungo la costa  tra cui le ville Cipollini Fosco e Arturo, villa Micheli e villa delle Piane. Notevoli anche gli interventi nel centro città :  basti ricordare la Fontana di piazza della Liberazione, la facciata del Duomo e le facciate dei palazzi Angelini e Pellerano in piazza Aranci. Inoltre la ristrutturazione e l’ampliamento del “suo” Istituto d’arte. Da non dimenticare poi i progetti di altari e ornato per la basilica del SS. Rosario a Buenos Aires e quelli per il Santuario nazionale di Santa Rosa di Lima. Nel 1941 termina la sua attività didattica per raggiunti limiti di età.  Nel dopoguerra svolge incarichi saltuari per l’Ufficio Tecnico del Comune di Massa con progetti che però non avranno esecuzione

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