bachDomenica pomeriggio il Duomo di Massa ospiterà un concerto di musiche di Bach, per coro, soli ed orchestra, intitolato “Dominica Palmarum”. Il programma presenta due brani molto interessanti e poco eseguiti di Bach. La prima delle 4 Messe Brevi di Bach (la BWV 233 in Fa maggiore) e la Cantata BWV1 Wie schon leuchtet der Morgenstern (ovvero la composizione che porta il n° 1 nello sterminato catalogo della produzione musicale di Bach). Il concerto avrà inizio alle ore 16, è ad ingresso libero ed è offerto dal Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia, e vedrà la partecipazione oltre ad allievi e docenti del conservatorio spezzino, anche della Schola Cantorum Santo Stefano di Genova (maestro del coro Valentino Ermacora ) e l’Ensemble San Felice di Firenze. Il tutto sotto la guida del M° Federico Bardazzi docente del conservatorio di La Spezia.
Il nome di “messe brevi” o “messe luterane” dato a 4 composizioni di Bach deriva loro dal fatto che per alcune liturgie domenicali a Lipsia (ove trascorse gli ultimi 28 anni della sua vita) Bach aveva preparato quattro accoppiate di Kyrie e Gloria, in gran parte frutto di traduzioni in latino di arie o cori ricavati da altre sue cantate in tedesco. Materiale sempre pronto all’uso quando le circostanze lo richiedevano. Una forma, se vogliamo, di ecumenismo ante litteram, rigorosamente luterane nella scelta dei brani liturgici da cantare, ma col recupero del latino che la Riforma protestante aveva invece sostituito con le lingue nazionali.
La cantata BWV 1, ha poi una storia particolare. E’ una cantata per la festa dell’annunciazione (il 25 marzo), festività che normalmente non si celebrava in modo solenne e con brani per voci e orchestra quando, come spesso succede, si trova a cadere all’interno della Quaresima. Nel 1725 accadde invece che la festa coincidesse con la Domenica delle Palme, momento solenne e festoso, che poteva rendere possibile una esecuzione con tanti strumenti, 3 solisti ed un coro. Per l’occasione Bach scrisse perciò appositamente questo brano, che è, a suo modo, una sintesi della storia di Cristo. Si incontrano, infatti, nei sei diversi movimenti che la compongono, ritmi e cadenze dei canti natalizi, temi e testi legati all’annuncio del concepimento di Maria, profezie di Isaia, la prefigurazione del sepolcro, la gloria della Resurrezione, le immagini dell’Apocalisse di Giovanni. In tutto legato con la maestria del genio di Eisenach.