truffa enelEnel, venuta a conoscenza che in questi giorni, in alcune aree della periferia di Massa e della provincia, alcuni sconosciuti, spacciandosi per dipendenti dell’azienda elettrica, telefonano ai cittadini annunciando visite per effettuare verifiche sul contatore, cambi contratti obbligatori e riscossione di presunte bollette non pagate, comunica che non vi è alcuna campagna di controllo contatori (la rete è in telegestione e l’intervento direttore avviene solo in caso di guasto del contatore) e precisa che nessuna forma di riscossione viene effettuata al domicilio del cliente, essendo a tal fine abilitati esclusivamente i canali conosciuti: bollettino postale, banca o carta di credito e bancomat da utilizzare presso gli sportelli automatici, puntolis, pagamento on-line con carta di credito emessa in Italia dagli appositi circuiti, addebiti su c/c bancario o c/c postale.

“I dipendenti del gruppo Enel – precisa Alessandro Zerboni, Responsabile Relazioni con i Media territoriali di Enel – sono in possesso di un tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento. Per quanto riguarda i contatori, l’installazione dei gruppi di misura elettronici consente di monitorare la rete elettrica e di effettuare tutte le verifiche in telegestione, limitando l’intervento sul posto ai casi di guasto. Allo stesso modo, gli agenti specializzati di Enel Energia presentano a domicilio le nuove offerte commerciali e sono muniti di tesserino plastificato con nome e cognome, foto, identificativo dell’Agenzia per cui lavorano e riferimento preciso al Gruppo Enel. Enel Energia, attraverso i canali previsti dal mercato libero, propone l’opportunità di bloccare il prezzo dell’elettricità e del gas. Nessun Cliente è obbligato a firmare e può scegliere liberamente se aderire o meno alle offerte”.