stefanini instambulUn intervento pronto e deciso del Governo per ottenere l’immediata liberazione di Daniele Stefanini, il fotografo livornese fermato a Istanbul. Lo chiede il presidente Enrico Rossi in una lettera inviata oggi al vice ministro degli affari esteri, Marta Dassù.

“Ho appreso con scorcerto – scrive il presidente Rossi – dell’arresto del giovane fotografo livornese Daniele Stefanini durante le manifestazioni popolari ad Istanbul. Il fotografo si trovava in quelle circostanze semplicemente per svolgere il proprio lavoro di fotografo free lance e si è trovato coinvolto nelle cariche della polizia contro i manifestanti. Stefanini, dopo le cure ricevute in ospedale, risulta in stato di fermo presso la Questura della città.  Stefanini risulta anche essere particolarmente cagionevole di salute in quanto vive con un solo rene trapiantato”.

“Sono, quindi, a chiedere al Governo un pronto e deciso intervento per l’immediata liberazione di Daniele Stefanini. Sappiamo, da notizie di stampa, che la nostra ambasciata ad Ankara si è immediatamente attivata per seguire la vicenda e di ciò non possiamo che essere soddisfatti. Tuttavia, ritengo si debba portare a compimento l’azione diplomatica del nostro paese per ottenere l’immediata liberazione di Stefanini e assicurare comunque tutte le cure umanitarie e sanitarie necessarie per garantirgli il pronto rimpatrio”.

“Ciò che appare francamente intollerabile – prosegue Rossi – è l’azione violenta e intimidatoria della polizia turca contro inermi cittadini e, in particolare, contro giornalisti e fotografi. In un paese che sta seguendo le procedure per entrare a far parte dell’Unione europea, non è concepibile che un governo abbia comportamenti così vessatori verso l’opinione pubblica e la libera informazione. Non ritengo che i principi di libertà e democrazia cui si è ispirato il processo di integrazione europea siano compatibili con quanto avviene in questi giorni di Turchia dove la legittima opposizione ad un governo viene soffocata nel sangue e con inaudita violenza. Conto quindi – conclude la lettera – sull’azione ferma e puntuale del Governo italiano per la liberazione di Stefanini e per la difesa dei diritti umani, civili e di informazione in Turchia”.