aurelio cimaE’ un giovane viticoltore del Candia, prestigiosa ma difficile zona collinare in provincia di Massa e Carrara, il “Benemerito della vitivinicoltura italiana” per la Toscana, che domani a Verona riceverà il premio della “Medaglia di Cangrande”. Si chiama Aurelio Cima ed è stato designato per la Toscana dall’assessore regionale Gianni Salvadori.

Il premio, istituito nel 1973, consiste nella consegna della “Medaglia di Cangrande” ad una persona che in ambito regionale si è distinta per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola.

Aurelio Cima è un giovane viticoltore che ha sostituito il padre nella gestione dell’azienda di famiglia coltivando vigneti nella zona collinare del Candia, in provincia di Massa Carrara.

La famiglia Cima produce vini da ben quattro generazioni proseguendo un’avventura iniziata nell’800 senza nessuna interruzione, arrivando così ad acquisire un patrimonio di esperienze che ha consentito di effettuare un prodigioso miglioramento tecnologico.

L’impegno di Aurelio Cima ha inoltre contribuito a modificare il disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine Candia dei Colli Apuani consentendo anche la produzione di due vini rossi ottenuti da due vitigni autoctoni , il Vermentino nero e il Massaretta, che sono in pericolo di estinzione.

“Il riconoscimento ad Aurelio Cima – sottolinea in proposito l’assessore Gianni Salvadori – deve essere inteso anche come un riconoscimento ed un caloroso incoraggiamento a tutti i viticoltori di questa meravigliosa zona viticola che recentemente è stata duramente colpita da avversità meteorologiche.

Dedicarsi alla viticoltura in queste impervie zone, definita anche “viticoltura eroica”, non significa solo ottenere particolari produzioni di qualità – conclude Salvadori – ma anche salvaguardare un paesaggio agrario alquanto fragile e contribuire a scongiurare i noti dissesti idrogeologici così purtroppo drammaticamente sempre più frequenti nel nostro paese.”