Sulla base delle indagini condotte dalla Commissione parlamentare di inchiesta “Sugli errori in
campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali”, riportate nel documento finale adottato a
maggioranza in data 15/2/2012, si è potuto ipotizzare il complicato meccanismo che sembrerebbe essere
stato ideato per trarne vantaggi politici in Toscana.
E’ ormai dimostrato che nella ASL n.1 di Massa e Carrara (e forse anche in altre Aziende sanitarie
toscane) è stato posto in atto un sistematico occultamento dei disavanzi; appare poi evidente che alla ASL
n. 1 (e in realtà anche ad altre ASL) sono state erogate generose anticipazioni di cassa (evidentemente da
parte di chi sapeva che si era determinato un grave problema di liquidità) riportando nei bilanci regionali
come crediti esigibili tali anticipazioni. IL risultato di tali operazioni è che a livello regionale si è potuto
registrare un equilibrio di bilancio che è stato oggetto di vanto anche e soprattutto in fase di campagna
elettorale, parlando di un sistema sanitario regionale eccellente e addirittura con i conti in ordine. Alla base
del meccanismo la Commissione parlamentare ha riconosciuto esserci la sottostima delle assegnazioni
regionali dovute ad alcune ASL, compreso la ASL n. 1.
Chi ha ideato tale meccanismo sapeva bene però che l’emersione dei debiti era solo rinviata ad
esercizi successivi. E’ infatti noto (ed è stato ripetutamente segnalato dalla Sezione toscana della Corte dei
Conti) che i crediti non riscossi per cinque anni non possono più essere considerati esigibili e pertanto sono
“perenti”. E in effetti le operazioni più importanti sembra siano state fatte a partire dal 2005.
In altri termini proprio nel 2010 era indispensabile che si individuasse il responsabile dello squilibrio
dei conti che inevitabilmente doveva esplodere; ciò è avvenuto a carico del direttore generale della ASL n. 1
che è stato denunciato e poi fatto oggetto di una richiesta di risarcimento milionaria (non è escluso che
anche i soldi richiesti a lui, ai revisori dei Conti ed alla Deloitte siano stati riportati come “crediti esigibili”).
Si ricorda che quello che i controllori regionali, nel 2009, non avevano rilevato nello stato
patrimoniale del bilancio 2008 della ASL n.1 (il credito di 60 milioni per la gestione stralcio) è stato poi
censurato nel bilancio 2009, subito dopo le elezioni del 2010.
Dopo quella denuncia è iniziata una stagione di rigore interamente addebitata al dissesto di Massa
che ha portato a ticket vessatori e fantasiosi (come quello sulla digitalizzazione) e ad ordini di rinviare gli
interventi chirurgici (come avvenuto recentemente).
“Intelligenti pauca”

Sulla base delle indagini condotte dalla Commissione parlamentare di inchiesta “Sugli errori in

campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali”, riportate nel documento finale adottato a maggioranza in data 15/2/2012, si è potuto ipotizzare il complicato meccanismo che sembrerebbe essere stato ideato per trarne vantaggi politici in Toscana.

E’ ormai dimostrato che nella ASL n.1 di Massa e Carrara (e forse anche in altre Aziende sanitarie

toscane) è stato posto in atto un sistematico occultamento dei disavanzi; appare poi evidente che alla ASL n. 1 (e in realtà anche ad altre ASL) sono state erogate generose anticipazioni di cassa (evidentemente da parte di chi sapeva che si era determinato un grave problema di liquidità) riportando nei bilanci regionali come crediti esigibili tali anticipazioni. IL risultato di tali operazioni è che a livello regionale si è potuto registrare un equilibrio di bilancio che è stato oggetto di vanto anche e soprattutto in fase di campagna elettorale, parlando di un sistema sanitario regionale eccellente e addirittura con i conti in ordine.Alla base del meccanismo la Commissione parlamentare ha riconosciuto esserci la sottostima delle assegnazioni regionali dovute ad alcune ASL, compreso la ASL n. 1.

Chi ha ideato tale meccanismo sapeva bene però che l’emersione dei debiti era solo rinviata ad

esercizi successivi. E’ infatti noto (ed è stato ripetutamente segnalato dalla Sezione toscana della Corte dei Conti) che i crediti non riscossi per cinque anni non possono più essere considerati esigibili e pertanto sono “perenti”. E in effetti le operazioni più importanti sembra siano state fatte a partire dal 2005. In altri termini proprio nel 2010 era indispensabile che si individuasse il responsabile dello squilibrio dei conti che inevitabilmente doveva esplodere; ciò è avvenuto a carico del direttore generale della ASL n. 1 che è stato denunciato e poi fatto oggetto di una richiesta di risarcimento milionaria (non è escluso che anche i soldi richiesti a lui, ai revisori dei Conti ed alla Deloitte siano stati riportati come “crediti esigibili”).

Si ricorda che quello che i controllori regionali, nel 2009, non avevano rilevato nello stato

patrimoniale del bilancio 2008 della ASL n.1 (il credito di 60 milioni per la gestione stralcio) è stato poi censurato nel bilancio 2009, subito dopo le elezioni del 2010.

Dopo quella denuncia è iniziata una stagione di rigore interamente addebitata al dissesto di Massa

che ha portato a ticket vessatori e fantasiosi (come quello sulla digitalizzazione) e ad ordini di rinviare gli interventi chirurgici (come avvenuto recentemente).“Intelligenti pauca”