pprovata in Consiglio Regionale all’unanla mozione presentata dai consiglieri Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri del gruppo “Più Toscana”, che esenterà gli immobili danneggiati dalle alluvioni di Aulla e dell’Isola d’Elba dal pagamento dell’Imu per un periodo di due anni. La proposta presentata dai consiglieri tutelerà la zona di Aulla, colpita il 26 ottobre 2011 da una grave alluvione, e quello dell’Isola d’Elba, a cui una settimana dopo toccò la stessa sorte.

«Si tratta di calamità – spiegano i due consiglieri regionali – che, con la distruzione di ponti, case ed attività commerciali, hanno severamente danneggiato il tessuto socio-economico delle città. Gli immobili lesionati dalle alluvioni sono già stati ristrutturati a spese dei proprietari o sono ancora inagibili e, considerando che non si è ancora visto alcun rimborso a famiglie e imprese, era inammissibile e amorale – concludono – chiedere alle vittime di pagare anche l’Imu».

Per la consigliera comunale di “Più Aulla”, Roberta Semeria, «questo è un ottimo risultato, ma avrebbe dovuto pensare all’esenzione Imu direttamente il cittadino onorario di Aulla, Enrico Rossi. Aspettiamo il provvedimento di finanza pubblica locale prima del 17 dicembre perché non è giusto anticipare l’Imu per poi vedersela resa solo successiva. E, in più, ci aspettiamo il rimborso anche delle precedenti rate. Ma, ora come ora, ciò che ci preme è la messa in sicurezza degli argini visto che ancora siamo alla mercé del fiume Magra».

Il pensiero dei consiglieri regionali di “Più Toscana”, però, è diretto anche verso il tessuto imprenditoriale massese e quello agricolo grossetano, messi in ginocchio dalle recenti alluvioni.

«Solo nel grossetano – spiega il capogruppo Antonio Gambetta Vianna –, le prime stime della Confederazione italiana agricoltori parlano di 500 milioni di danni e 1.500 aziende agricole in gravi difficoltà con terreni e semine distrutte e attrezzature fuori uso. Bisogna riconoscere per questo territorio lo stato di calamità naturale per avversità atmosferica. Si tratta di una misura che garantirebbe alle aziende ossigeno in un momento drammatico».

Crisi a cui si aggiunge quella vissuta dall’imprenditoria massese strozzata dal maltempo, che proprio in questi giorni attraverso Cna e Confcommercio ha lanciato il grido d’allarme. «I soldi sono terminati e gli imprenditori sono allo stremo – dice Gian Luca Lazzeri –; è necessario che enti locali e Amministrazioni cooperino per alleviare le vittime dalla stretta di Tarsu e Imu anche per le recenti calamità abbattutesi sulla provincia di Massa».