“Abbiamo bisogno di più crescita e più solidarietà. Non dobbiamo chiederci che cosa la Regione può fare ma quello che ognuno può fare per questa regione. E’ finito il tempo delle furbizie, in cui ciascuno cerca di ritagliare per sé il proprio pezzetto di torta. Ci aspetta la straordinarietà di un anno, il 2012, che si preannuncia non facile. Per questo dedicherò gennaio a una serie di incontri con le forze economiche, sociali, le banche, l’università, per raccogliere idee nuove, proposte, suggerimenti, anche su progetti specifici. Vorrei proporre la Regione come un luogo di sintesi e di supporto istituzionale”.

Così si è espresso il presidente Rossi incontrando la stampa per gli auguri di fine anno. “La domanda è come si può invertire una direzione che sembra ineluttabile. Vorrei produrre un clima di reazione e di collegamento. Finora ciascuno ha cercato di cambiare passo nel proprio settore di intervento – ha proseguito il presidente – Ora dobbiamo produrre uno sforzo per cui ciascuno sia disposto a dare qualcosa, tenendo insieme la società contro ogni frammentazione e tensione, in uno spirito di giustizia e di coesione.”

Il presidente Rossi ha indicato alcune tematiche da porre al centro di questo sforzo comune: il credito e la liquidità a favore delle imprese, l’accelerazione e la semplificazione dei procedimenti, l’innovazione, la tenuta della protezione sociale. E ancora le infrastrutture, una ulteriore razionalizzazione del sistema sanitario, la vicenda complessiva dei trasporti pubblici, sui quali la Toscana per prima, ha detto tra l’altro, ha avviato un vero processo di liberalizzazione.

“Credo nei processi di razionalizzazione, innovazione e riforma – ha concluso – e su questo vorrei che tutti discutessimo rilanciando nuove idee per la Toscana proprio all’inizio del 2012”.