Anche se questa mattina è scatta la corsa all’ultimo regalo, perché un pacchetto sotto l’albero non può mancare, i cittadini apuani in periodo di crisi e con i soldi contati, hanno speso meno. Regali da scartare sì e per tutti, ma meno costosi; le spese per queste feste sono state ridotte di oltre il 20% e alcuni commercianti ammettono che si è arrivati ad un calo anche del 50% rispetto allo scorso Natale. La crisi c’è e si sente, quindi, anche se è festa. C’è un grande afflusso di clienti nei negozi, niente ressa parliamoci chiaro, ma i conti alla fine sono confermano il calo di acquisti. Per i vestiti si aspetteranno i saldi invernali, ma è soffrire di più è il settore dell’elettronica dopo il boom registrato nel 2010. Reggono, invece, i prodotti per la persona, come profumi e l’intimo, e il mercato dei cellulari, grazie anche alle molte promozioni e vendite rateizzate. Diminuzioni anche per il settore alimentare: nessuno rinuncia al cibo, pandoro, panettone e prodotti natalizi, ma c’è molta più attenzione allo sconto. Difficile, del resto, poter acquistare un pandoro che a prezzo intero costerebbe intorno agli 8 euro. La buona notizia, confermata nei giorni scorsi dall’istituto studi e ricerche della camera di commercio apuana, è che quest’anno gli acquisti, di qualunque tipo, si fanno in loco. Gli apuani non si recano nelle città vicine, ma comprano nei negozi della città.