Con riferimento alle ripetute prese di posizione e polemiche comparse sulla cronaca locale in merito all’ordinanza del 15 novembre scorso che istituisce l’obbligo di gomme da neve di catene o di strumenti antisdrucciolevoli a bordo delle auto, per chiarezza e completezza di informazione si ritiene utile fornire un’ulteriore precisazione.

L’ordinanza non è una novità del 2011 ma è stata adottata anche in anni precedenti: inoltre la nostra provincia non è l’unico territorio a livello nazionale dove viene applicata, ma riguarda molti altri territori con strade che interessano percorsi anche di montagna.

Le strade provinciali, lo ricordiamo, coprono il territorio per una lunghezza di circa 700 chilometri: una gran parte, si può dire un buon 70%, sono classificabili come strade d montagna, dove fenomeni come neve e ghiaccio sono altamente probabili in periodo invernale,

“Durante questi periodi – recita l’ordinanza – si sono riscontrati disagi per la circolazione stradale, anche con aumento di incidenti, che condizionano pesantemente il traffico, con perdite anche di natura economica”.

Occorre quindi “evitare che i veicoli in difficoltà possano produrre blocchi della circolazione ed essere fonte di pericolo per gli altri utenti, rendendo difficoltoso se non impossibile lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità, antighiaccio e sgombero neve”.

L’atto del dirigente dei lavori pubblici, però, ordina anche di “apporre e mantenere in efficienza tutta la segnaletica del caso, così come prescritto dal codice della strada e dal suo regolamento di attuazione a carico dell’ente Provincia”. Quindi l’ordinanza, ai sensi del codice della strada, è necessaria a legittimare l’apposizione della segnaletica e la segnaletica, a sua volta, legittima l’obbligo sulla strada provinciale dove è apposta. È logico, quindi, che l’obbligo sussiste ed entra in vigore sulle strade provinciali dove è apposta la segnaletica. Diversamente non si potrebbe capire come un utente proveniente da fuori provincia potrebbe essere messo a conoscenza che su quella determinata strada sussiste l’obbligo.

Nella speranza di aver fornito un chiarimento definitivo sulla questione, si richiede di dare alla precisazione una patri rilevanza  rispetto alle polemiche apparse a più riprese sulla stampa.