Affetto, ma non c’è mai stata malizia nei baci ed abbracci di Don Giuseppe Peretti, 83 anni, parroco di Turano, frazione nel comune di Massa, con le ragazze. A dirlo, in aula, è stato lo stesso sacerdote accusato di aver molestato due minorenni romene: per quelle accuse il prete fu arrestato alla vigilia della Pasqua scorsa e poi scarcerato a maggio.

Don Peretti è stato interrogato durante la prima udienza del processo che lo vede imputato. Don Peretti ha ammesso di aver riconosciuto le due ragazze: «Suonavano al cancello della canonica, a volte le facevo salire, ma non lo avrei mai fatto se avessi saputo che erano prostitute. Entravano in cucina – ha raccontato – mi chiedevano se potevano prendere della frutta o la cioccolata. Poi davo loro dei soldi, a volte 5, 10 o 15 euro. Loro mi saltavano al collo, per riconoscenza».

«Io le abbracciavo e le baciavo. Come faccio con tutti: uomini, donne, bambini e anziani. Magari – ha aggiunto – capitava che le prendevo a braccetto e allora forse sfioravo un seno. Se fossero stati uomini avrei fatto lo stesso. Ma io sono un parroco, non c’è malizia. Mi hanno accusato di aver toccato parti intime. Sono bugie. Non avrei mai fatto una cosa del genere».

Il Pm Federico Manotti ha insistito molto sulla stranezza della situazione descritta dal prete: gli abbracci, i seni toccati per sbaglio, ma come se fosse naturale farlo, la permanenza in cucina tra frutta e cioccolata con la donazione di quei pochi euro, senza sapere che fossero prostitute e il tutto senza che le ragazze capissero una parola di italiano o che don Peretti parlasse il rumeno. Nel corso dell’udienza il giudice ha ricordato a Don Peretti che aveva la facoltà di non rispondere alle domande, ma il sacerdote ha detto di voler parlare per dimostrare la sua innocenza.