Sono le cinque di sera quando viene ritrovato il corpo di una vittima dell’alluvione che ha devastato Borghetto Vara. Rita Cozzani, professoressa di scuola media a La Spezia, era nell’elenco dei dispersi. Sale così a otto il numero ufficiale delle vittime di quel terribile martedì 26 ottobre quando sulla val di Vara e le Cinque Terre c’é stata l’apocalisse. Rita Cozzani, ritrovata oggi nel fango che ha occupato uno scantinato intero, era in autostrada martedì scorso, in auto col marito Francesco D’Avanzo. E’ venuto il diluvio. La coppia é stata costretta a lasciare la A-12 perché poco più in là una frana aveva travolto un camion e interrotto l’autostrada. Unica alternativa, l’Aurelia.

Ma a Borghetto hanno dovuto abbandonare l’auto perché stava arrivando l’onda di piena. Il fango è stato più veloce di loro: il marito si è aggrappato ad una ringhiera ed è stato capace di salvare una donna. Ma Rita non ce l’ha fatta: l’ultima volta che Francesco l’ha vista è stato quando il fango l’ha strappata via da un terrazzo al quale si era aggrappata. Non l’ha vista più, l’ha riconosciuta oggi. Finisce così la quarta giornata del dopo l’alluvione, il quarto giorno di pena, di fango e distruzione. Borghetto Vara ha cambiato faccia: per quattro giorni è stato una pozzanghera di fango, oggi è il profilo delle case che c’erano prima. Nel pomeriggio, potenti ruspe cancellano a colpi di maglio la piazza centrale del paese. Il bronzo che ricorda la vendemmia non c’é più, non c’é più il muretto dove si fermavano gli anziani a guardare questo fiume vigliacco. E’ stato necessario cancellare questa piazza per togliere quell’enorme ammasso di detriti che ostruivano il passaggio del fiume, il materiale che ha bloccato l’onda di piena. Perché potrebbe tornare a piovere e il torrente deve poter correre verso il mare per risparmiare quello che resta.