Entra in vigore da domani, martedì 1° luglio, la nuova ordinanza firmata dal sindaco Francesco Persiani, volta a regolamentare la vendita e il consumo di bevande alcoliche lungo tutto il litorale comunale.
Il provvedimento, valido fino al 15 settembre, mira a garantire maggiore sicurezza, decoro urbano e rispetto della quiete pubblica durante la stagione estiva.
Nel dettaglio, dalle ore 20 alle ore 2 sarà vietato vendere per asporto, detenere o consumare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nei luoghi pubblici del litorale.
A partire dalle 22:30 scatterà inoltre il divieto di vendita per asporto di qualunque bevanda contenuta in bottiglie di vetro o lattine.
La misura non si applica al consumo all’interno dei locali o nelle aree di pertinenza autorizzate (come dehors). Le sanzioni previste per chi non rispetta il divieto variano da 100 a 500 euro.
Alla base del provvedimento, già sperimentato con modalità ridotte nella stagione estiva 2024, vi sono «numerosi episodi che hanno determinato un grave disturbo alla quiete pubblica, compromettendo la vivibilità e la sicurezza del contesto urbano», si legge nell’ordinanza. L’obiettivo dichiarato è quello di «assicurare una serena e civile convivenza», bilanciando il diritto al divertimento con quello al riposo.
Il provvedimento ha però suscitato reazioni contrastanti tra le associazioni di categoria. Contraria Confesercenti, che ne contesta tanto l’efficacia quanto l’impatto economico sulle attività stagionali. «Chi si vuole ubriacare continuerà a farlo, mentre si allontanano giovani e famiglie. Inoltre, viene generata una disparità tra il litorale e il centro città, dove invece è consentito il consumo all’aperto».
Perplessità condivise anche dal rappresentante di Fiaip Confesercenti,, che segnala il rischio di danneggiare le attività di ristorazione che offrono cibo da asporto: «Una pizzeria non potrà vendere una birra con la pizza da portare via. Le ricadute economiche saranno significative se non accompagnate da controlli mirati».
Di tono più possibilista la posizione di Confcommercio che pur riconoscendo che alcune attività subiranno limitazioni, evidenzia l’utilità dell’intervento come strumento per contrastare fenomeni di degrado, soprattutto durante i fine settimana estivi. «L’ordinanza è arrivata nei tempi giusti, e rappresenta un argine al problema degli eccessi alcolici. Tuttavia – sottolinea – il divieto da solo non basta: è indispensabile che sia affiancato da un’efficace sorveglianza del territorio».
Sul fronte turistico, la stessa Confcommercio sottolinea la necessità di affiancare misure restrittive a un’offerta attrattiva e di qualità: «Non è il cocktail a trattenere i turisti, ma un ambiente curato, accogliente e sicuro. Se il sacrificio temporaneo serve a migliorare la vivibilità della zona, allora può essere accettato, purché non diventi una misura isolata e inefficace».
Il dibattito resta aperto. Intanto, le attività commerciali del litorale si preparano ad affrontare una stagione regolata da nuove norme, nella speranza che possano tradursi in maggiore ordine, sicurezza e qualità della vita per residenti e turisti.