Scatta oggi in tutta la Versilia l’obbligo del servizio di salvamento sulle spiagge, come previsto dalla Capitaneria di Porto. Una partenza formalmente attesa, ma che arriva in un clima di forti tensioni e incertezze, in particolare a Forte dei Marmi, dove le due spiagge comunali – Ponente e Levante – restano ancora chiuse.

In una lettera aperta, i lavoratori stagionali impiegati negli anni scorsi nei bagni comunali e nelle postazioni di salvataggio delle spiagge libere del Comune esprimono «preoccupazione e profondo rammarico» per una situazione definita inaccettabile. Al centro delle polemiche, il ritardo nell’espletamento della gara per l’assegnazione della nuova gestione degli stabilimenti: il bando è stato pubblicato solo a fine marzo, nonostante la concessione precedente fosse scaduta alla fine della scorsa stagione.

«Non possiamo più permetterci di restare in silenzio» – scrivono i lavoratori – «mentre restiamo senza contratto, senza stipendio e senza alcuna risposta concreta da parte del Comune». La mancata attivazione dei servizi, oltre a lasciare molti senza lavoro, mette a rischio anche la sicurezza pubblica, denunciano.

I lavoratori chiedono che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità e avanzi tutele concrete, a prescindere dall’esito della procedura in corso. Tra le richieste specifiche: il pieno riconoscimento dei contratti e dei livelli maturati, contratti da 44 ore settimanali per i bagnini comunali, e periodi di impiego estesi per i lavoratori della ristorazione fino al 31 ottobre, con apertura stagionale dal 20 marzo già a partire dal 2026.

«Il paese – si legge nella chiusura della lettera – non può permettersi di iniziare la stagione balneare in queste condizioni. E noi non possiamo più aspettare in silenzio».

La stagione è alle porte, ma a Forte dei Marmi le onde portano con sé più incertezze che turisti.