Purtroppo due eventi hanno complicato queste giornate, la Scuola Parini evacuata e la Nave schiantata contro il pontile.

Si dice che da un male nasca sempre un bene e sarà cosi anche per questi casi

L’edificio della Scuola Parini di Romagnano e’ stato dichiarato a rischio crollo, a metà anno scolastico, dopo mesi di attività e compresenze.

Da un giorno all’altro i ragazzi sono stati evacuati e distribuiti in altri edifici, in altri quartieri, altre realtà altre amicizie; le famiglie hanno dovuto organizzarsi per trasporti e accompagnamenti.

Perchè siamo arrivati a questo? Nessuno ha mai controllato l’edificio della Parini? Non potevano farlo prima dell’inizio della scuola? La vita dei ragazzi è stata in  pericolo per mesi e per anni per incuria. Per trascuratezza o incompetenza di qualcuno?

Gli edifici che ospiteranno i ragazzi evcacuati,vecchi anch’essi, hanno le certificazioni di idoneità e sono davvero sicuri senza nessun pericolo?

Viene poi spontaneo chiedersi perchè solo per la Parini sia stato dichiarato il pericolo ed invece nulla per gli altri edifici scolastici quali Malaspina, Staffetti,  Toniolo ( … e via dicendo) che, anch’essi vecchi (anche più vecchi), hanno manifeste deficienze, struturali-di sicurezza-per antincendio-impianti, già accertate da molti anni, continuamente ignorate.

Quindi l’improvvisa evacuazione della Parini è certamente un male ma – c’è da crederere- ne seguirà un  bene per tutti gli altri edifici scolastici che dovranno essere subito controllati, se del caso evacuati, se del caso demoliti e ricostruiti, subito appunto.

L’Amministrazione Comunale non potrà fare a meno di farlo.

La Nave finita contro il pontile è il secondo male del momento.

Ha causato danni enormi, sia materiali diretti per le opere distrutte e l’ambiente inquinato, sia indiretti per l’economia della zona, turistica e non, che la stessa Amministrazione ha ottimisticamente dichiarato compromessa quantomeno per questo anno.

L’Amministrazione Comunale Massese dovrà essere in prima fila nel pretendere dai responsabili, con ogni mezzo, il giusto ristoro dei danni per tutto e per tutti, pontile, inquinamento, ambiente, anche per quei piccoli commercianti ed esercenti che , forse per lungo tempo, dovranno chiudere baracca e burattini e rinunciare al loro sostentamento.

In primo luogo pretendere ristoro dal “Porto di Marina di Carrara”, responsabile principe, per l’uso inadeguato e pericoloso dellle strutture dei movimenti portualii.

Il Porto di Marina di Carrara rappresenta un concreto pericolo per la costa.

Per chi ha memoria, non è la prima volta che una nave dal Porto di Marina di Carrara è andata a schiantarsi nella costa massese, causando danni oggi quasi dimenticati.

Il porto è poi una struttura artificiale ed inadeguata all’ìuso che ne viene fatto, è un “catino” che viene stiracchiato da tante mani.

Anticamente è stato costruito per ospitare velieri, può andare ancora bene per per piccoli movimenti e per la cantieristica da diporto.

E’ stato poi scelleratamente ampliato ed oggi c’è la chiara intenzione di ampliarlo ancora e di continuarlo a fare, inutilmente,  perchè rimarrà pur sempre “un catino”, non potrà mai essere in competizione concreta con gli altri porti vicini ben più strutturati di La Spezia e Livorno

Un porto artificiale e forzato che causa erosione, danni ad opere-ambiente-attività commerciali, che ucciderà il turismo massese,.

Da queste due disavventure, Parini e Nave, l’Amministrazione Comunale Massese può trarre nuove e concrete ispirazioni per le cose da fare nei giorni a venire.

Dovrebbe intanto avviare da subito un concreto controllo sugli edifici pubblici, spercialmente scolastici, per eliminare e ricostriure ciò che è pericoloso.

Al tempo stesso dovrebbe prendere- finalmente – una posizione nei confronti del Porto di Carrara, a tutela del territorio massese e dei suoi interessi turistici e commerciali.

Massa, 01/02/2025

P.R.I. – Massa –  Sez. Giuseppe Mazzini

Lascia un commento